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  • Risposta a: anniblu

    Nel febbraio del 1936 l’esercito italiano combatteva in Etiopia, Mussolini lo aveva lanciato in velleitarie conquiste coloniali ma l'esercito Etiope resisteva così, le truppe di Badoglio fecero ricorso alle armi chimiche nei pressi del massiccio montuoso dell’Amba Aradam. Si rivolsero anche a delle tribù mercenarie, che però passavano da una fazione all’altra a seconda di quanto offerto in denaro. Nei fatti, non si riusciva a capire contro chi si stava combattendo. Insomma, "fu tutto un ambaradan". la battaglia alla fine fu vinta dagli italiani con l’utilizzo di gas tossici che provocarono la morte di circa 20 mila indigeni etiopi, tra civili e militari. Al rientro i soldati, di fronte a una situazione di caos o di forte disordine, cominciarono a definirla come fosse “Amba Aradam“, le due parole si sono poi fuse in una sola diventando “ambaradam“. 

     

     

    L’espressione nasce alla fine della guerra, quando i reduci la usano per descrivere situazioni di confusione durante una battaglia. «Proprio come ad Amba Radam». Da lì, per crasi, è diventata una parola unica. E per dei difetti di pronuncia, protrattisi negli anni, la “m” finale si è trasformata in “n”.

  • Risposta a: bollaciao

    In questa nuova fase decade la necessità di avere delle valide motivazioni agli spostamenti alle quali ormai abbiamo fatto l’abitudine: motivi di lavoro, di salute, di urgenza e per situazioni di necessità. Per spostarsi in auto, sia nella propria regione che in altre regioni, non è più necessaria alcuna autocertificazione: si può quindi circolare liberamente, senza più vincoli. Se si viaggia da soli o con il proprio convivente è possibile stare in auto anche senza mascherina. Se invece si trasportano altre persone, è obbligatorio indossarla. Inoltre, non è possibile essere più di tre a bordo di una vettura, cercando di stare quanto più distanziati possibile, con i due passeggeri seduti sui sedili posteriori.

  • Risposta a: frittomesto

    Entrambe le grafie di questo prestito dalla lingua inglese sono accettabili. Shock mantiene la grafia originaria inglese, ed è la variante più diffusa in italiano. Choc è fedele alla grafia francese (in cui la parola è giunta dall’inglese). Mentre per il sostantivo è possibile mantenere le grafie originarie, per i suoi derivati è consigliabile adottare soltanto la grafia adattata al sistema italiano: scioccare, scioccante, scioccato ecc.

    Per la domanda: Si scrive "Shock" o "Choc"?
  • Risposta a: tanticanti

    Bonus vacanze: con un Isee fino a 40mila euro, le famiglie potranno richiedere il bonus vacanze (da 150 a 500 euro a seconda del numero di componenti del nucleo familiare): funzionerà come sconto dell’80% quando si paga la vacanza, mentre il 20% si traduce in uno sconto fiscale. Il bonus può essere utilizzato dal 1° luglio al 31 dicembre 2020: le spese vanno sostenute in un’unica soluzione, serve la fattura elettronica o un altro documento commerciale, dove sia indicato il codice fiscale del beneficiario.

     

  • Risposta a: nextext

    Dal punto di vista giuridico la parola congiunti normalmente non viene utilizzata: di solito si parla di parenti e “affini”, di “unioni civili”, di “conviventi di fatto”. Ma “congiunti” è in effetti una scelta ambigua, poco chiara.

    Per la domanda: Cosa significa congiunti?
  • Risposta a: anniblu

    Fagli recitare questa filastrocca senza mai prendere fiatoù: il risultato è assicurato!!!!

     

    "Singhiozzo, singhiozzo,

    la rana nel pozzo,

    la rama del fico,

    tre volte tel dico!"

  • Risposta a: anniblu

    E' un nuovo social che permette di fare video tipo Musically. Le ragazzine lo usano per fare video musicali e ballati, ma lo usano anche gli adulti per fare video di tutti i tipi. In questo articolo è spiegato bene:

     

    https://tecnologia.libero.it/cose-e-come-funziona-tiktok-22884

    Per la domanda: Cosa significa Tik Tok?
  • Risposta a: passolesto

    L'equinozio d'autunno 2019 cade alle 9,50, ora italiana, di oggi 23 settembre. Infatti, nonostante ciò che si pensi comunemente, le stagioni non cambiano sempre il giorno 21. Questo perché la Terra non ci impiega esattamente un anno a ruotare intorno al Sole, ma lo fa in circa 365 giorni e 6 ore. Perciò ogni anno per tornare nell'esatto punto dell'orbita la Terra ci impiega 6 ore in più. Un tempo che viene poi recuperato ogni 4 anni con l'aggiunta del 29 febbraio (6 ore all'anno x 4 anni = 24 ore, ovvero un giorno) nell'anno bisestile.

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