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    Il Team di GENIO

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  • Risposta a: ianpaolowsky

    Il canone RAI si può disdire inviando una raccomandata con AR (avviso di ricevimento) all' URAR di Torino, richiedendo il suggellamento dell'apparecchio senza bisogno di giustificazione. Occorre indicare le generalità complete dell'abbonato, il numero dell'abbonamento allegando la fotocopia della ricevuta di un versamento a mezzo vaglia postale dell'importo di qualche euro, lo preciseranno alle poste sia l'importo che l'ufficio di destinazione. Esiste una seconda possibilità di disdire l'abbonamento: una delle cartoline allegate al libretto serve per comunicare la cessione dell'apparecchio ad un altro utente.In ogni caso tali atti devono trasmettersi entro il mese di ottobre e la sospensione decorre dal successivo gennaio. Ovviamente, se quanto dichiarato non risponde al vero, si corre il rischio di una multa salata.

  • Risposta a: spinose_nuge

    Mi pare un provvedimento che favoririsce l'evasione fiscale! Se prima il commerciante che vendeva un oggetto per l'importo di Euro 4000,00 (per es.) ed il cliente pretendeva la fattura o lo scontrino, adesso la stessa operazione di compravendita viene fatta figurare di Euro 3500,00 consentendo, così, l'evasione sia al venditore che all'acquirente. Bella trovata!!!

  • Risposta a: idefixy

    Il vitalizio ai parlamentari scatta di diritto dopo due anni, sei mesi ed un giorno. Un'eternità che rende disumana la loro prestazione. Stare per ore ed ore, talvolta anche tre, seduti su poltrone in pelle, dure e scomode, soffrendo per il calore che pervade tutto il deretano con conseguenti emorroidi interne od esterne, di destra, di centro, di sinistra, di sopra e di sotto, è un tormento che non ha prezzo! Altro che ventimila al mese, meriterebbero molto di piu': ventimila leghe sotto il mare! Scherzi a parte, ho l'impressione che questi signori stanno tirando troppo la corda fregandosene dei problemi veri della società italiana. Un comportamento veramente inaccettabile che deturpa l'immagine del Parlamento e offende la memoria di quegli Uomini che in quella stessa sede spesero le loro migliori energie per unire l'Italia e per avviarla  in un percorso di progresso sociale,politico,economico e culturale.

     

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