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  • Risposta a: poetamalefico

    In qualsiasi altro Paese civile, questa, come altre "nicchie" di attività "sociale", sono tollerate, forse anche condivise e considerate accettabbili, anche perché assogettabili al regime fiscale. Nel nostro amatissimo Paese NO.....perché ?... rispondete voi...

  • Risposta a: maurizietto27

    "Il 31 Ottobre 1517 il frate tedesco Martin Lutero attaccò alla porta della Cattedrale di Wittemberg un lungo foglio con 95 tesi (argomenti) contro la vendita di indulgenze e la Chiesa Cattolica, dando inizio alla Riforma".Ciò che ne è scaturito è (credo) noto a tutti noi, la Controriforma, fino alla Chiesa com'è ai nostri giorni. Inizio da lì per formulare un dubbio che mi insegue da decenni: non sarà che se la Storia fosse stata un pò più benevola con il nostro (sempre) beneamato Paese, certe cose, come una Giustizia laicamente intesa, sarebbero più definite, chiare per tutti e condivise (anche più terribili),e non con questi continui "mal di pancia", "contorcimenti da buonisti per l'occasione", da "eterni penitenti da peccato originale", da "non mi sento buono se non provo un sano senso di colpa per qualcuno o qualcosa, basta che sia.." ?? Intendo dire: a prescindere dallo specifico, come sarebbe stata giudicata la "signorina" in altre circostanze, facendo l'ipotesi precedente ? Cioè se fossimo un Paese risultante dalla "Riforma" e non dalla "Controriforma" ? Mah !? Temo che non avrò mai una risposta esauriente; mi interessava il punto descritto, non il destino della "signorina" chè è già segnato e per il quale non ho un esasperato interesse.

  • Risposta a: maurizietto27

    "Il 31 Ottobre 1517 il frate tedesco Martin Lutero attaccò alla porta della Cattedrale di Wittemberg un lungo foglio con 95 tesi (argomenti) contro la vendita di indulgenze e la Chiesa Cattolica, dando inizio alla Riforma".Ciò che ne è scaturito è (credo) noto a tutti noi, la Controriforma, fino alla Chiesa com'è ai nostri giorni. Inizio da lì per formulare un dubbio che mi insegue da decenni: non sarà che se la Storia fosse stata un pò più benevola con il nostro (sempre) beneamato Paese, certe cose, come una Giustizia laicamente intesa, sarebbero più definite, chiare per tutti e condivise (anche più terribili),e non con questi continui "mal di pancia", "contorcimenti da buonisti per l'occasione", da "eterni penitenti da peccato originale", da "non mi sento buono se non provo un sano senso di colpa per qualcuno o qualcosa, basta che sia.." ?? Intendo dire: a prescindere dallo specifico, come sarebbe stata giudicata la "signorina" in altre circostanze, facendo l'ipotesi precedente ? Cioè se fossimo un Paese risultante dalla "Riforma" e non dalla "Controriforma" ? Mah !? Temo che non avrò mai una risposta esauriente; mi interessava il punto descritto, non il destino della "signorina" chè è già segnato e per il quale non ho un esasperato interesse.

  • Risposta a: maurizietto27

    Mi pare almeno grottesca una domanda che mi faccio: perchè per i colpevoli, i condannati, sono disponibili tutti i "rewind" della loro vita che si possono immaginare (rieducazione e altre tutele...) e per le vittime ciò non è (ovviamente) possibile ?? Riflettete anche voi su questo, evitando - se possibile - le alchimie filosofiche o (peggio) teologiche. Grazie

  • Risposta a: ilducapazzo

    Se -l'ancora- On.le Carfagna non se la sente di sopportare qualche "battuta da caserma" significa che non ha nessuno spessore, né politico, né tantomeno umano. Gli Artisti del mai dimenticato "avanspettacolo"(quelli sì erano degni di tale nome) sudavano 7 camicie sul palcoscenico e si sentivano dire di tutto dalla "plebaglia" , ma accettavano il prezzo, molto spesso solo per sfamarsi. (chiedere ai vari L.Banfi, Totò...e migliaia di ballerine e altri comici  meno noti). Ancora oggi godiamo del ricordo delle loro esibizioni passate alla storia. Temo che l'On. Carfagna non sarà ricordata per le sue doti di tolleranza e di apertura dialettica, forse per qualcos'altro.

  • Risposta a: maurizietto27

    Crozza è stato geniale oltreché inimitabile. Un "massacro" mediatico "tombale" secondo me, molto più definitivo di qualsiasi ennesima e stucchevole querelle conflittuale degli altri "contendenti al soglio elettorale". Anche perchè tutti i confronti sono sbilanciati a favore dell'interpretazione mediatica del confronto elettorale, non già all'appassionata e convinta condivisione dei veri e drammatici problemi in cui annaspa il Paese e, semmai, bontà loro, all'indicazione delle auspicabili soluzioni VERE per uscire finalmente dall'incubo, come un Paese NORMALE. E ora BASTA parlare di Berlusconi, per favore.

  • Risposta a: ilducapazzo

    E' indubbiamente un tema complesso ed articolato. L' UK è da sempre un paese attento alle proprie convenienze e alla sopravvivenza dei propri "sistemi". Affetto da un liberismo sempre più estremo e da problemi interni di riallineamento economico, del welfare ecc. sa nascondere bene le proprie defaillances nei confronti di un quadro europeo che sente sempre meno utile ai suoi scopi (non perdendo mai di vista i vantaggi ed il suo "punto di vista" di paese ex-colonialista). Se non ricordo male all' UK è stato "abbuonato" persino l'allineamento al sistema metrico cui era obbligata da precisi vincoli e scadenze. Nessuno più glielo sollecita. L'opportunismo contraddistingue da sempre la sua politica . Lo stesso ordinamento sociale la organizza da sempre e la pone in un difficile equilibrio antistorico tra monarchia, democrazia, liberismo applicato e sfrenato e conservatorismo. Probabilmente l'Europa che si va faticosamente delineando, più come spressione continentale/geografica che come "Club degli eletti", non corrisponde più ai suoi interessi volti al mantenimento di rapporti privilegiati con le "Americhe" e con i "sudditi d'oltremare" (la Compagnia delle Indie è durata circa 250 anni ed è stata solo "trasformata" per volontà della Regina, non per altri eventi negativi..). Tutto ciò vorrà dire pur qualcosa...o non spiega proprio nulla ? Chiedo...semplicemente; la mia non è certo un'analisi storica, è solo un piccolo punto di vista di uno che gli Inglesi l'ha visti all'opera in 40 anni di cantieri nel mondo e li ha visti applicare un unico (o quasi) principio: "prima loro e poi tutto il resto...del mondo". Per questo non sono stupito dai loro annunci di "separazione dall'Europa"; mi meraviglia che abbiano resistito così a lungo, soprattutto negli ultimi anni.

  • Risposta a: ilducapazzo

    E' indubbiamente un tema complesso ed articolato. L' UK è da sempre un paese attento alle proprie convenienze e alla sopravvivenza dei propri "sistemi". Affetto da un liberismo sempre più estremo e da problemi interni di riallineamento economico, del welfare ecc. sa nascondere bene le proprie defaillances nei confronti di un quadro europeo che sente sempre meno utile ai suoi scopi (non perdendo mai di vista i vantaggi ed il suo "punto di vista" di paese ex-colonialista). Se non ricordo male all' UK è stato "abbuonato" persino l'allineamento al sistema metrico cui era obbligata da precisi vincoli e scadenze. Nessuno più glielo sollecita. L'opportunismo contraddistingue da sempre la sua politica . Lo stesso ordinamento sociale la organizza da sempre e la pone in un difficile equilibrio antistorico tra monarchia, democrazia, liberismo applicato e sfrenato e conservatorismo. Probabilmente l'Europa che si va faticosamente delineando, più come spressione continentale/geografica che come "Club degli eletti", non corrisponde più ai suoi interessi volti al mantenimento di rapporti privilegiati con le "Americhe" e con i "sudditi d'oltremare" (la Compagnia delle Indie è durata circa 250 anni ed è stata solo "trasformata" per volontà della Regina, non per altri eventi negativi..). Tutto ciò vorrà dire pur qualcosa...o non spiega proprio nulla ? Chiedo...semplicemente; la mia non è certo un'analisi storica, è solo un piccolo punto di vista di uno che gli Inglesi l'ha visti all'opera in 40 anni di cantieri nel mondo e li ha visti applicare un unico (o quasi) principio: "prima loro e poi tutto il resto...del mondo". Per questo non sono stupito dai loro annunci di "separazione dall'Europa"; mi meraviglia che abbiano resistito così a lungo, soprattutto negli ultimi anni.

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