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  • Risposta a: sin_city0

    Travaglio e le sue mezze verità, questo è il maggior esponente del giornalismo italiano. Un giustizialista seguito dal popolo di sinistra... Ah povera Italia

  • Risposta a: ianpaolowsky

    Secondo me non fa più notizia, dopo Milly D'Abbraccio e Cicciolina... E poi anche negli USA pare che sia trendy candidare "dive" porno dato che negli Usa è un diritto d'espressione. "La guerra delle primarie si gioca sul fronte del porno Candidati bacchettoni. I tre leader repubblicani si sfidano a colpi di "sex proibizionismo". Gli elettori gradiranno?" Difatti ben tre sentenze della Corte Suprema (nel 1963, '73 e nel 1983) hanno riconosciuto formalmente la pornografia come un diritto di espressione, garantito dal primo emendamento della Costituzione. Beh meglio la splendida Jenna Jameson... ... sempre meglio di una Palin

  • Risposta a: sin_city0

    L'Argentina è in lutto. Il sottosegretario al commercio, all'uscita da una riunione con il Fondo Monetario, "si impicca" all'età di 33 anni<<Considerato il padre dell’attuale rivoluzione economica argentina, Ivan Heyn si trovava a Montevideo per una riunione allargata del Mercosur (sarebbe il corrispondente in America Latina della Unione Europea) alla quale erano stati invitati anche i responsabili di Usa e Gran Bretagna. Uscendo da una riunione ristretta con i delegati del Fondo Monetario Internazionale, l’economista ha pronunciato la frase “io questo non lo posso proprio fare”. Da quel momento è sparito e nessuno l’ha più visto.Dieci ore dopo è stato trovato impiccato nella sua suite dell’albergo.In Argentina gli stanno tributando un enorme cordoglio. Veniva soprannominato “el economista callejero”, l’economista di strada, perché proveniva da una famiglia povera, e nonostante la sua prestigiosa carriera, aveva scelto di rimanere a vivere nel suo quartiere natìo di Constituciòn, tra i più popolari e poveri della capitale Buenos Aires, dove era riverito e amato dalla gente. Si era laureato in economia a 24 anni e, per un caso fortuito, al bar dell’università, il giorno della laurea, aveva incontrato Maximo, il figlio primogenito della presidenta Christina Kirchner, con il quale condivideva il fatto di essere fidanzati con due gemelle. Attivo militante del gruppo La Càmpora, la frazione più a sinistra del partito peronista al potere, si era specializzato in macro economia e aveva accettato una consulenza al ministero dell’economia, diventando poi consigliere personale della Kirchner.  In seguito, lei stessa aveva fortemente spinto per farlo accettare dagli anziani del partito dandogli il sottosegretariato al commercio e indicandolo chiaramente come la figura preminente a cui affidare nel 2012 il dicastero dell’economia.Un anno e mezzo fa, nel corso di una riunione del Fondo Monetario Internazionale, si era scontrato con Strauss Kahn rifiutandosi di accettare e seguire le indicazioni del fondo che vedevano con preoccupazione l’alta inflazione in Argentina (circa il 30%). Post keynesiano tinto di marxismo, Ivan Heyn –il padre era un intellettuale libertario tedesco sfuggito alla persecuzione della Stasi nella Germania dell’est ed emigrato in Argentina nel 1966- aveva lanciato un ambizioso programma che si è rivelato vincente. “Abbiamo tre nemici: la povertà dei ceti disagiati, l’impoverimento dei ceti medi, e il rischio di conflitti sociali interni” aveva sostenuto, varando un piano economico (bocciato dal Fondo Monetario Internazionale) che ruotava intorno a un allargamento del welfare, a un massiccio impegno di sovvenzioni sociali per il rilancio del consumo interno, aumentando le tasse ai ceti ricchi e abbattendo le aliquote fino a zero a tutti i ceti imprenditoriali della fascia media a condizione che assumessero almeno dieci giovani tra i 18 e i 28 anni. In seguito alle sue idee applicate, l’Argentina è cresciuta nell’ultimo biennio a una velocità del 9,2% l’anno, seconda nel mondo soltanto alla Cina, con l’abbattimento della povertà, e la disoccupazione che dal 22% è scesa al 4%. Il prezzo da pagare è stato un incremento altissimo dell’inflazione, severamente condannato sia dal Fondo Monetario che dall’Europa.>>Fonte: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.com/2011/12/largentina-e-in-lutto-il-ministro.htmlLE PAROLE DEL GIOVANE SUICIDA ARGENTINO“Che cosa me ne importa a me di avere una inflazione al 3% come avete voi in Europa essendo infelici tutti, se io posso dare felicità alla mia nazione con una inflazione al 30%? Lo so da me che va abbassata, ho studiato economia anch’io. Lo faremo. Ma lo faremo soltanto quando ci saremo ripresi tutti. Non prima. La felicità ha valore soltanto se può essere condivisa collettivamente, è una teoria economica, questa, e mi meraviglio che lei che viene dal Primo Mondo non lo sappia. La felicità per pochi privilegiati, non è vera felicità, è avidità bulimica. E’ un peccato mortale. Lo sa anche il papa. E noi siamo cattolici”. (Ivan Heyn)Ovviamente sarà una coincidenza...

  • Risposta a: contro_media

    grazie a tutti per le info da far girare, i saggi, i vari giornalisti ed economisti sensati!Complesso, ma molto interessante

  • Risposta a: contro_media

    TAV, UNA TORTA DA 15 MILIARDI di Luca Mercalli - 28 Giugno 2011L'opera non serve e la storia di "Milano-Parigi in 4 ore" è una fiaba, poiché già oggi la tratta Milano-Torino non è idonea al Tgv francese. Il finanziamento europeo è solo il 5%. Si vuole duplicare il transito in una tratta che già oggi funziona al 25% delle potenzialità

    E' sorprendete che in 20 anni di questo dibattito si continui a parlare per pochi slogan e a ritenere un'opera così faraonica necessaria e sottolineo questa parola, necessaria, indispensabile a fronte però di una sorta di pensiero immaginario. Si racconta una fiaba e sulla base di questa fiaba si cercano di portare con sé le persone della maggioranza del Paese che stanno in un altro luogo. La fiaba è "arriverete a Parigi in 4 ore invece che in 6, il progetto avanza, il lavoro arriverà da sé appena abbiamo bucato la montagna, ci aspettano secoli di prosperità che grazie a un buco sotto le Alpi improvvisamente scenderanno su di noi come una pioggia dorata".Invece quando si parla di progetti di questo genere bisognerebbe analizzare dei numeri, dei dati tecnici, tutte cose che invece qui in Valle di Susa si fanno da anni con l'ausilio di professionisti, di esperti di ogni settore. Ci sono tonnellate di elaborazioni tecniche che fanno riflettere prima di tutto sull'opportunità di questo progetto basandosi su quanto traffico merci c'è, quanto costa, quanti sarebbero i benefici ambientali (se ci sono etc.). Allora proviamo a fare un'analisi molto sintetica perché ci sono veramente tanti numeri e forse è questo il problema con il quale non si riesce a partire con la comunicazione sulla domanda di base, lascerei perdere tutte le tesi ideologiche, il concetto di progresso, lascerei perdere gli egoismi locali, le paure, l'ambiente. Lasciamole tutte perdere perché queste sono cose che vengono dopo, una cosa che viene prima è: la Tav a cosa serve? E perché dobbiamo farla?La Valle di Susa non è un baluardo alpino impenetrabile che procura danni al paese perché invalicabile, questo avveniva nel 1800 tant'è che Cavour decise di fare il primo tunnel ferroviario che è un'opera estremamente valida che funziona (a 140 anni di distanza) tutt'ora, è un traforo di circa una dozzina di chilometri già percorso dal doppio binario nella linea internazionale Torino-Modane. Questa linea funziona perfettamente e porta già oggi il treno Tgv dalla stazione di Parigi a quella di Milano centrale. E tra l'altro possiamo anche già farci delle risate sull'efficienza dei nostri proclami italiani, perché abbiamo già una linea ad alta velocità Torino - Milano che funziona dal 2006, sulla quale il Tgv francese non può passare, quindi tutte queste fiabe ci dicono che oggi un treno parte a alta velocità da Parigi, arriva fino a Chambery, attraversa le Alpi sulla linea normale, insomma andrà un po' più piano invece di fare i 300 all'ora passando attraverso le Alpi farà i 100 all'ora non è che succede nulla, ci si legge il giornale, tanto più che poi a Modane ci si ferma a fare il controllo passaporti e si perde spesso mezz'ora per ragioni burocratiche e poi quando arriva a Torino invece di guadagnare sui 130 chilometri tra Torino e Milano tempo sulla nuova linea a alta velocità italiana costata 7 miliardi di Euro, si instrada sulla linea storica facendo le fermate Novara e Vercelli perché non è compatibile.

    Perché la politica vuole la Tav, indistintamente dal Pd alla Lega? Perché Fassino, sindaco di Torino, vuole la Tav?

    Io non sono certo un politologo. Però in Val di Susa il pensiero comune è che una bella torta di una quindicina di miliardi di Euro fa mangiare nella mangiatoia, nel trogolo dei maiali per una dozzina di anni tutti da una parte e dall'altra e ci sono tanti bei soldi pubblici che vengono per minima parte ottenuti dall'Unione Europea perché si continua a dire: perderemo il finanziamento europeo. Sì ,ma la domanda è: ma quanto è questo finanziamento? È tutto o è il 5%, perché se è il 5% chi se ne frega di perdere 500 milioni di Euro se poi dobbiamo mettere altri 15 miliardi a babbo morto presi dal debito pubblico italiano, che poi vanno ovviamente in tasca a chi realizza e agli amici di loro...

    Cosa ne pensa del proiettile al deputato Pd Esposito? E delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali negli appalti per la Tav?

    Secondo me questi sono argomenti che vengono dopo. Sono fenomeni spiacevoli che tutti noi ignoriamo se poi addirittura sono pilotati o meno, ritengo che sia molto più dichiarato e molto più basato su fatti il malaffare tutt'ora esistente quando si parla di grandi opere in Italia, che qualche boutade di questo genere. Quindi torno a dire: prima di occuparci di tutto questo, prendiamo i progetti, i numeri, i promotori e li mettiamo davanti ai personaggi che invece hanno fatto i calcoli contrari e vediamo se questi numeri sono veri o no, perché si continua a fare chiacchiere e io voglio sapere: ma è vero che la linea attuale porta il 25% di quello che potrebbe portare? Domanda, sì o no? Se sì, allora perché si deve immaginare un progetto che decuplica il transito merci da qui a 40 anni seguendo un modello economico basato sulla fiaba. Oppure: ma è vero che inquina di meno la merce portata sull'alta velocità, che è poi alta capacità, visto che non possono passare o i passeggeri o le merci? Anche questo è un altro equivoco, è una linea a alta velocità per passeggeri o a alta capacità per le merci? Se è una non è l'altra e qui si parla ormai di merci, non di passeggeri. Quindi vedete che viene a crollare anche la fiaba del Parigi - Milano in 4 ore, se sono veri questi dati... Io mi faccio solo portavoce di un cumulo di relazioni tecniche dove tutte queste cose sono scritte ai tecnici di pertinenza, non le dice Mercalli, Mercalli le legge e si fa una domanda, dice: come mai il dibattito non verte su questi numeri e si continua a fare chiacchiere inutili? Se parliamo dei numeri e questi sono sbagliati qualcuno li correggerà è dirà: non sono veri, andiamo avanti, l'opera è utile. Ma se questi numeri sono veri, allora viene fuori che l'opera è inutile e che è soltanto un sacrificio sia locale per i problemi ambientali e cantieristici e nazionale per le casse dell'erario.

    Dopo gli scontri di ieri, cosa succede adesso in Val di Susa?

    Questo non lo so, è una previsione veramente difficile, ciò che io temo è che si sta alzando la pressione non tanto su quei fenomeni così teatrali, proiettili, buste di cui parlava prima, ma invece del concetto di democrazia di decine di migliaia di persone perché qui viene sempre dipinto un popolino di poche centinaia di elementi, invece qui stiamo parlando di 30/40 mila persone, in un territorio che è una periferia di Torino, quindi non di vecchi, di montanari retrogradi, ma di persone che sono esponenti della vita quotidiana a alto livello, della cultura, società, dell'insegnamento, è un popolo colto, preparato, variegato che si sente sempre più frustrato e la frustrazione è una brutta cosa in democrazia perché ci si sente al muro, senza la possibilità di aprire il dibattito sul vero tema centrale che è: l'opera serve o no? Parliamo di questo, allora è ovvio che le persone si incazzano, si incazzano ogni giorno di più e questo genera una serie di problemi, di malcontenti sul territorio che sono secondo me un grande esperimento sociale che vedremo come andrà a finire.Fonte: Cado in Piedi

  • Risposta a: contro_media

    Giuliano Pisapia è un avvocato, difensore della famiglia Giuliani, e scrittore. Viene accusato di essere con i terroristi, ma come mai i figli vittime del terrorismo sono con Giuliano Pisapia???

    Alessandrini, Bachelet, Rossa, Tobagi, e pure Ambrosoli.

    Ecco l'intervento di Benedetta Tobagi, la figlia del giornalista ucciso dal terrorismo di estrema sinistra, in piazza duomo per la campagna elettorale di Pisapia Per quanto riguarde le accuse di reato furto e collegamenti con prima linea, i FATTI SONO ANDATI COSI:-Nell'ottobre del 1980, Pisapia viene arrestato in base alle indicazioni di un pentito. L'accusa era di concorso morale al furto di un veicolo e di banda armata (da quest'ultima accusa Pisapia venne prosciolto già in fase istruttoria). Con lui vengono arrestate altre dieci persone. Pisapia resta incarcerato per quattro mesi.-Nel giugno 1982, nel contesto dell'istruttoria su Prima Linea e i Comitati Comunisti Rivoluzionari attivi a Milano (che riguardava anche Marco Barbone, assassino di Walter Tobagi, oltre a Marco Donat Cattin e al pentito Michele Viscardi), il pubblico ministero Armando Spataro chiede il rinvio a giudizio davanti alla Corte d'Assise di Milano per 163 persone.-Il 22 ottobre 1984 il giudizio di primo grado si conclude, per effetto di un provvedimento di amnistia ed indulto del 1978 (DPR 413/78[6]), con una sentenza di "non luogo a procedere": la Corte d'Assise esplicita nelle motivazioni che Pisapia sarebbe stato comunque assolto per insufficienza di prove. Pisapia rinuncia all'amnistia e fa ricorso avverso la sentenza: la Corte d'Assise d'Appello lo assolve, nel marzo del 1986, per non avere commesso il fatto.

  • Risposta a: v4vendet

    Parlamentari si sono aumentati gli stipendi per il 2011, a noi invece la maxi stangata di 1.106 euro a famiglia per il 2011!E se lo sono aumentato in pieno silenzio di stampa e tg (grazie Agoravox), come sempre. E' di 1.100 euro l’aumento di stipendio annuo di ogni Parlamentare. In questi giorni, e l'articolo risale al 9 marzo 2011, l'aumento è stato approvato. All'unanimità. Inoltre, ho letto sempre nello stesso articolo che l'Onorevole Gabriella Carlucci ha avuto l'ardire di dire l'anno scorso che lo stipendio da parlamentare era misero!!!"Le tante spese di rappresentanza (...) le prosciugavano le tasche ogni mese" ImbarazzatoIn fine non dimentichiamoci il vitalizio, una bella e grassa pensione che ti viene data anche dopo aver lavorato per meno di 1 legislatura tra nuova e vecchia normativa l’età pensionabile utilizzando i meccanismi di recupero degli anni di mandato accumulati ed il minimo richiesto diventano di 50 anni o 60 anni.Mentre NOI? Come minimo io che ho sui 30 anni dovrò andare in pensione a 65-67 anni con minimo 40 anni di contributi

  • Risposta a: inchemondosiamo

    Grande Grillo  egrande Milano! Basta fare i guardoni della politica!Tutti dobbiamo giocarci qualcosa per poter cambiare il mondo!

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