L'Italia sta affondando?
Alcuni pensano che questo Paese ancora non abbia visto che cosa è una vera crisi, altri dicono che procede con la sua fase di affondamento, altri ancora che presto si toccherà il fondo ed infine i più ottimisti asseriscono che non si arriverà a tanto.
Sarei curiosa di sentire i vostri pareri, qua su Genio ci sono persone diverse, giovani e meno giovani, chi si interessa di politica e a chi non gliene frega niente, chi ha nozioni di economia e chi no, chi pensa al proprio futuro e chi a quello dei propri figli, tante persone con le proprie idee, sogni, progetti e speranze.
Risposte Geniali
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Pubblicato IL 13/10/2011, ORE 11:02
Appassionato di affari e finanza, attualità e politica, cucina e ricette, dubbi legali, lavoro, salute e benessere, viaggi
Tremonti ha dato una idea molto chiara definendo la situazione come quella del titanic, mentre la terza classe annegava, in prima classe l'orchestra continua a suonare.
Di quelli che erano in prima classe se ne sono salvati parechi, della terza classe non credo che se ne sia salvato qualcuno.
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per valutare il problema del disavanzo economico-sociale-politico dovremmo confrontarci su piu' ampio piano. la globalita' ha portato vantaggi e svantaggi - ma al progresso non si puo' dar limite o freno. prima di additare responsabilita' a malgoverni mafie evasori etc etc - si dovrebbe considerare una vera e propria crisi del sistema capitalistico occidentale - una crisi di valori di identita' che vanifica efficaci azioni di rilancio - come se il futuro nn fosse una proiezione ma un fastidio - come se fosse in noi tutti ormai radicata una sorta di rassegnazione del perdente -
3 commenti:
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Intendo dire che pur supponendo l'esistenza attuale del piu' brillante e operativo governo possibile, comunque si dovrebbero affrontare problematiche di grandezza eccezionale. economisti stimati, sociologi illustri, filosofi, storici e pensatori di diverse correnti nn riescono a individuare il percorso idoneo per superare o quantomeno sopportare un inarrestabile scivolone del sistema. l'unico punto fisso su cui si incontrano sembra l'idea di un cambiamento epocale al quale nessuno potra' sottrarsi. per cio' che riguarda il nostro popolo, e' indubbio quanto la disinformazione e la mancata partecipazione alla 'cosa pubblica' rende piu' facile la degenerazione della vita politica del paese.
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Pubblicato IL 14/10/2011, ORE 07:44
Appassionato di attualità e politica, curiosità, tecnologia e internet
L'economia mondiale è un disastro, e questo l'hanno capito anche i sassi. Ma non vorrei che siccome il problema dell'economia è un fatto mondiale, e dunque il governo, soprattutto quello attuale (che ha una particolare tendenza a farlo), trovi un altro soggetto al quale dare la colpa. Lo ricordiamo il ritornello no? E' colpa del governo precedente, è colpa dei giudici comunisti, è colpa dell'Euro, è colpa dei giornalisti, è colpa delle agenzie di rating, è colpa della situazione internazionale, è colpa dell'opposizione eccetera eccetera. Nel frattempo però si permette che fiumi di denaro finiscano nelle mani di organizzazioni delinquenziali e di politici corrotti, spesso alleati tra loro. Sarà anche difficile combattere queste associazioni, ma di sicuro non si può dire che sia stato fatto qualche sforzo al riguardo. Per esempio, abbiamo assistito diverse volte alla sottrazione alla giustizia di uomini politici.
Sono d'accordo che ci voglia un cambiamento epocale, anche perché le risorse della Terra non bastano più a sostenere questo ritmo di vita. Faremo quello che c'è da fare, e io sono pronto. Ma questi, se non siamo più che vigili, ce lo fanno fare in modo traumatico, sempre e solo per approfittare delle difficoltà generali per trarne vantaggio personale. A questi che abbiamo oggi al governo interessa anche solo stare un giorno in più al potere, solo per il potere. E dei danni che stanno facendo al Paese NON GLIENE FREGA NIENTE.
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Pubblicato IL 12/10/2011, ORE 22:23
Appassionato di attualità e politica, curiosità, tecnologia e internet
Sai che cosa mi preoccupa caro bora? Non tanto la fuga di cervelli dei ricercatori che sono andati all'estero: quelli possono sempre tornare e magari con un bagaglio di esperienza ancora più ricco.
No, a me preoccupa la fuga dei cervelli che hanno lasciato qui la propria carcassa a fare danni: per esempio molti politici, ma non solo.
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Pubblicato IL 12/10/2011, ORE 21:40
Appassionato di amore, attualità e politica, cinema e tv, città, curiosità, esoterismo e mistero, gossip, hobby, lavoro, moda e tendenze, scuola e cultura, sessualità, tecnologia e internet
Ciao entropia1980,in Italia esiste solo un problema dovuto ad una arretratezza politica atavica che non fa maturare quasi nulla ,e cioè nei gangli sociali di rilievo che dovrebbero innervare e dare impulso al paese ci sono persone non idonee che rallentano la crescita della nazione,in pratica ti faccio un esempio chi deve fare il medico fa lo spazzino,chi deve fare politica e creare oppurtunità nuove al benessere della collettività è alla cassa del supermercato,i politici invece di svolgere mansioni di artigianato promuovono invece delle leggi che funzionano male,etc etc etc,questo caos è voluto dal vero proprietario dell'Italia che è l'America per controllare meglio la sua proprietà,se tu analizzi il problema con occhio critico capisci il motivo che ci fa affondare ogni giorno ma non annegare.Questa è la realtà del paese Italia,in sintesi,le menti giuste le vogliono nei posti sbagliati,e chi si rifiuta è costretto a emigrare creando il corridoio della fuga dei cervelli.Tutto ciò che ti ho scritto in termini etici si dice strategia del controllo sulle masse.Ciao.
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Pubblicato IL 12/10/2011, ORE 21:31
Appassionato di attualità e politica, curiosità, tecnologia e internet
Veramente hai di questi dubbi? Le riserve delle famiglie (chi non aveva un suo conticino in banca?) si sono volatilizzate o si stanno volatilizzando. TUTTI i posti di lavoro sono a rischio, anche quelli di pensa di essere in una botte di ferro: vorrei ricordare che in Grecio sono stati licenziati non so quanti lavoratori statali. Giorni fa sono saltati (o stavano per farlo; non so come poi è finita la situazione, ma sono quasi certo che si sia posto rimedio in extremis) dei processi perché le forze dell'ordine non avevano benzina per accompagnare i detenuti ai citati processi. A chi pensa che tutto sommato stiamo meglio del Biafra, vorrei ricordare che fino a pochi anni fa eravamo uno dei paesi che partecipava ai G7 e G8 mondiali. Questo governo è stato il peggior disastro per la nazione Italia dopo l'ultima guerra nella quale ci hanno portato quelli della stessa identica ideologia, peraltro scegliendo di farci schierare dalla parte dei perdenti. E sono lì abbarbicati alla loro poltrona, incuranti del fatto che l'Italia sta bruciando, al solo e unico scopo di difendere berlusconi dai processi. Tutta la politica italiana del centro destra degli ultimi 17 anni ha avuto l'unico, assolutamente l'unico, obiettivo di farla fare franca a berlusconi. Perfino negli ultimi giorni, prima dell'incidente di ieri, non si parlava d'altro che di leggi per il carcere dei giornalisti e di processi lunghi o brevi (a seconda della convenienza dello specifico caso) come suggerito dai legali dello stesso berlusconi. Se poi la gente non sa nulla perché segue i mezzi di informazione inquinati da giochetti sporchi che sono emersi da intercettazioni telefoniche delle quali praticamente nessuno sa niente, non so che farci.
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Ciao Entropia,
bella domanda la tua. Per rispondere con cognizione di causa bisognerebbe essere tutte quelle cose che dici e porsi nei panni degli altri, ma questo non è possibile. Ti dò la mia opinione: la crisi c'è ed è tangibile, ma se andiamo un pò indietro osserviamo dei periodi simili dai quali si è venuto fuori. La causa principale, oltre al fattore economico, è l'incapacità dei politici ad attuare politiche costruttive. Stiamo assistendo al degrado del pensiero nobile, i sani principi sono un ricordo lontano, i diversivi ci allontanano dagli obiettivi e il caos divenda padrone; quindi il "caos" rappresenta il vero "diversivo" alle spalle del quale si compiono misfatti e sopprusi di ogni genere.
Siamo ottimisti: pensiamo che questa crisi, come le altre, passi presto. Ciao.