I prodotti di uso quotidiano contengono sostanze dannose per la salute?

Ciao a tutti. Oggi ho letto che, in molti prodotti di uso quotidiano, possono essere contenute sostanze potenzialmente cancerogene o, comunque, dannose per la salute. Ciò che mi lascia in dubbio è che, periodicamente, viene detto tutto e il contrario di tutto. Per esempio, si è sempre detto che bere molto caffè fa male ma, di recente, una ricerca ha attestato che il caffè può addirittura prevenire alcuni tipi di tumore. Come facciamo a orientarci in  questa selva di informazioni contraddittorie? Quali sono le sostanze che certamente andrebbero evitate?

luce.invernaleluce.invernale

Pubblicata IL 28/06/2011, ORE 16:36
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Risposte Geniali

  • nickname4800nickname4800

    Pubblicato IL 14/07/2011, ORE 11:25

    Appassionato di scienze

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    Caro/a luce invernale, le nuove tecnologie applicate agli alimenti e alla loro coltivazione, allevamento e trasformazione hanno consentito alla popolazione terrestre di passare da circa 2mld a oltre 7mld in circa 50anni. Forse, dopo tutto, non sono così deleterie. Non vorrei essere considerato cinico, ma è tutta questione di statistica. Del resto entro i prossimi 80 anni dovremo smaltire almeno 8 mld di cadaveri.

    1 commento:

    • arturo2020arturo2020

      Pubblicato IL 14/07/2011, ORE 12:05

      Appassionato di

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      nickname4800 "passare" termine non appropriato.

      toccoditacco"A parte ..." errata forma di inizio periodo.

      "oltre che .... simpatico)" è sgrammaticato.

      La parola dopo il punto deve iniziare con lettera maiuscola.

  • Aquesta domanda rispondo in questo modo, il mondo che state creando e solo un modo di allarmismo, secondo voi cosa si può ancora mangia o bere? Sarebbe meglio fare altre domande un pò più simpatiche invece di allarmare un pò tutti, non vi pare?

    4 commenti:

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  • ipayufabioipayufabio

    Pubblicato IL 29/06/2011, ORE 12:29

    Appassionato di di tutto un pò

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    Come discernere tra il caos informatico che ti bombarda quotidianamente, dici? Un buon inizio può essere: lo sviluppare un maggior senso critico (che non vuol dire polemico); l'approfondire con chi è del mestiere o consultando materiale scientifico (senza affidarti ai giornali e agli spot, che più che balle non ti raccontano); evitare di "sposare" questa o quella sostanza o metodica sulla base delle tue sole convinzioni.

    Non è facile, ma puoi riuscirci. fabio

  • comesonofescioncomesonofescion

    Pubblicato IL 28/06/2011, ORE 16:52

    Appassionato di

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    È proprio vero: si legge tutto e il contrario di tutto! Per esempio, sapevi che il talco che si usa per i bambini può provocare tumore alle ovaie?

    Anche il famoso olio per bebè è stato messo sotto accusa, con la medesima imputazione, in quanto contiene paraffina, derivato del petrolio, che è notoriamente cancerogeno.

     È anche vero che la paraffina è presente in moltissimi cosmetici.

    C’è da dire che molti di noi son venuti su a talco e baby olio e non credo che i casi di tumore siano così elevati ed imputabili in toto a questi prodotti. Inoltre, l’utilizzo della paraffina è regolamentato: questa sostanza può essere utilizzata solo se l’olio di derivazione è certificato come puro. I fornitori sono tenuti a certificare quello che dicono, quindi i controlli ci sono.

    Io non so cosa pensare! Certo, preferisco acquistare prodotti bio piuttosto che roba chimica ma è davvero difficile capire cosa va bene e cosa no.

    Mi consola il fatto che il nostro Paese abbia una normativa piuttosto severa e controlli che si intensificano sempre di più.

    1 commento:

  • bottega.scuolabottega.scuola

    Pubblicato IL 28/06/2011, ORE 16:42

    Appassionato di

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    Il Department of Health and Human Services, che è il Ministero della Salute americano, ha reso noto un documento che allunga di 240 sostanze la lista degli agenti cancerogeni o in grado di portare malattie molto gravi. Queste sostanze sono suddivise tra sicuramente pericolose e ragionevolmente pericolose. Attenzione, però: non vuol dire che venire in contatto con queste sostanze dia, matematicamente, una brutta malattia come risultato, ma che un’esposizione prolungata e una certa predisposizione possono concorrere allo sviluppo di patologie gravi.

    Per difendersi, basta leggere attentamente le etichette dei prodotti che acquistiamo. Cosmetici, detersivi, alimenti, tutto deve obbligatoriamente riportare il contenuto.

    Il problema, più che altro, è che le normative sono differenti da Stato a Stato perciò alcune sostanze vietate qui da noi, per esempio, possono essere utilizzate altrove.

    Io non sarei eccessivamente allarmista, alla fine quasi tutta la nostra tecnologia è potenzialmente velenosa ma la risposta sta proprio nell’avverbio “potenzialmente”: non è una certezza, è un rischio e credo che abbiamo tutti accettato di correre questo rischio quando abbiamo abbracciato il progresso.

    Informiamoci bene, cerchiamo di evitare il più possibile ciò che può essere dannoso ed evitiamo la paranoia, è meglio.

    1 commento:

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