Quando ancora non c'erano il Gameboy, la Play, ecc.
Tuffo nel passato o voglia di revival?
Vi ricordate come passavamo i pomeriggi da bambini, giocando nei cortili, nelle strade, nelle piazzette a:
nascondino, guardie e ladri, palla avvelenata, 5 continenti, quattro cantoni, rialzo, strega tocca colore, regina reginella quanti passi devo fare per arrivare al tuo castello, l'orologio di Milano fa tic e tac (chissà perchè quello di Milano e non di Venezia, Firenze), l'elastico, il gioco della settimana o della campana, le battaglie con le cerbottane, macchinine, biglie (per questi due erano gettonati i cortili con la ghiaia così da poter fare le piste che poi c'era sempre qualche vicino che sgridava perchè la spostavamo...) e tanti altri ancora.
Chi ne ricorda altri?
Risposte Geniali
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Piera alta, va cuceta, trono, tacchi, massa e pindolo, darsela e torsela, apena visti, uomo nero, la ghè, peri marsi pani duri...
1 commento:
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Ciao Barbabarba, ma in che dialetto parli?
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ciao
che bei giochi che ho letto! erano quelli a cui giocavo pure io!aggiungo il monopoli a cui mi piace giocare ancora oggi
è proprio vero che questi giochi tecnologici hanno rovinato tanti bei giochi e passatempi.
5 commenti:
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Ti voglio bene. sai pensavo di essere l'unica ad avere fatto delle biricchinate....
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qualche volta si! fatto scivolare nel mucchio l'odioso bigliettino!
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lun.10.01.11 - ciao ragazze/i, quanti bei ricordi. Torniamo giovani: a correre e giocare in gruppo. Nei prati o nella piazza del paese. Cosa ne pensate di un bella capanna in cima ad un albero. Come scaletta una robusta corda annodata. Per merendino pomeridiano vi era il pane a fette e la marmellata di ciligie della nonna. Tutti in gruppo, assieme, la cosa importante era stare assieme, spensierati. ciao a tutti, è bello ricordare ... la gioia della "non" tecnologia. (un punto a tutti, tranne a "muvra" troppo cattivo).
1 commento:
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Ciao Dunebuggi, la capanna mi fa venire in mente il gioco della banda che solitamente si faceva quando i genitori o i nonni ti portavano in montagna o in campagna e si sceglieva un posto nascosto come covo e poi si usciva all'attacco e si facevano i prigionieri. Bello il momento della merenda: pane, marmellata, acqua della fontana, e qualche volta, d'estate, il ghiacciolo.
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Aggiungo il salto alla corda, nel quale eccellevano le bambine, con variazioni complesse e molto difficili, e la lippa (nome milanese: in altre regioni ha un altro nome), gioco invece tipicamente maschile, che consisteva nel colpire con un bastone un tronchetto appuntito alle due estremità posato in terra, in modo che saltasse in aria, e una volta su, bisognava colpirlo al volo con lo stesso bastone e lanciarlo il più lontano possibile. E' un gioco che richiede abilità, colpo d'occhio e forza: altro che playstation!
2 commenti:
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Ciao Morgan, nel nostro cortile i maschi si contendevano il primato di salto alla corda e gioco dell'elastico con le femmine.
Poi nei giochi di guerra o cowboys e indiani i maschi volevano sempre i ruoli migliori ma, se si giocava a calcio si prendevano dei grossi calci negli stinchi dalle femmine!!! -
Pubblicato IL 10/01/2011, ORE 17:11
Appassionato di ambiente e natura, amore, anche il mio gatto l, attualità e politica, curiosità, scandalo chiesa cattolica, sport
morgan,,,il gioco che illustravi ,,,,era il gerlo.?
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Pubblicato IL 10/01/2011, ORE 16:05
Appassionato di affari e finanza, ambiente e natura, amore, animali, attualità e politica, auto e moto, casa e arredamento, cinema e tv, città, cucina e ricette, curiosità, dubbi legali, esoterismo e mistero, genitori e figli, giochi, gossip, hobby, lavoro, meteo, moda e tendenze, musica, ortofrutticoltura, salute e benessere, scuola e cultura, sessualità, sport, tecnologia e internet, viaggi
E va bè, dopo i fumetti ti raccontiamo i giochi......c'inviti a nozze! Ai miei tempi c'era la televisione come unica attrattiva ma, non si aveva mai il tempo di guardarla. Sempre fuori, nei campi, al fiume, a caccia di passeri o loro nidi, pettirossi e tordi presi con trappole, trote prese (purtroppo) inquinandone il fossato di acqua rimasta nel fiume mezzo secco in estate. Un gioco con fucili di canna lo chiamavamo "a sparare", con una canna ed una ruota di sughero costruivamo un aggeggio per correre come con una moto, lo chiamavamo "carrucciu"; avevamo una vecchia carriola e ci lasciavamo andare scivolando in una lunga scarpata a rischio di farci male; la trottola la costruivano i più grandicelli ed era un'attrativa, qualcuno la prendeva nel palmo della mano mentre girava! La chiamavamo sa "bardunfula". Capitava di incontrare un asino scappato al padrone (allora molti ne avevano uno per "tirare" l'acqua dal pozzo) e lo prendevamo facendoci delle cavalcate fino a esserne stufi; anche qualche spuntino con uccelli arrosto e alcune volte con ricci (c'era un pastore che pascolando le sue pecore la notte ne incontrava e catturava facilmente e ce li dava) ebbene, per ucciderli non sapevamo come fare perchè si chiudevano "a riccio", e allora, (tempi di barbari) li buttavamo vivi nel fuoco e così si aprivano e rimanevano secchi in pocchi secondi e li preparavamo allo spiedo. A pensarci adesso!!
Naturalmente, si facevano tante altre cose che non si possono dire.....come tutti gli adolescenti.....
12 commenti:
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Pubblicato IL 11/01/2011, ORE 16:03
Appassionato di attualità e politica, curiosità, tecnologia e internet
Io non penso affatto che siamo migliorati a causa dell'educazione scolastica. Anzi, penso che non siamo migliorati affatto: basta dare un'occhiata alle cronache. Poi, a livello individuale si può anche migliorare (ma il più delle volte succede il contrario).
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Pubblicato IL 11/01/2011, ORE 16:14
Appassionato di affari e finanza, ambiente e natura, amore, animali, attualità e politica, auto e moto, casa e arredamento, cinema e tv, città, cucina e ricette, curiosità, dubbi legali, esoterismo e mistero, genitori e figli, giochi, gossip, hobby, lavoro, meteo, moda e tendenze, musica, ortofrutticoltura, salute e benessere, scuola e cultura, sessualità, sport, tecnologia e internet, viaggi
Sul comportamento verso gli animali abbiamo raggiunto alti livelli di civiltà......su altri......:( meno.
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noi ci trovavamo a giocare a calcetto sotto i portici dei palazzi con una pallina da tennis e le colonne dei palazzi come porte...che testate contro ai finti pali...
12 commenti:
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non blu spero...
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no rosso ferrari!!!
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Pubblicato IL 10/01/2011, ORE 13:12
Appassionato di casa e arredamento, cucina e ricette, curiosità, genitori e figli, giochi, hobby, musica
per non essere ripetitiva oltre ad alcuni che ho trovato già scritti mi ricordo anche, le belle statuine,
poi questo che non so il nome in italiano...
i machietti li vedevo giocare con la trottola che da noi si chiama tuppiattu...
5 commenti:
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Il gioco consisteva nel lanciare un pallone contro una parete partendo dal numero 10 ed arrivando al numero 1. Ad ogni numero corrispondenva un determinato esercizio. Tipo il numero 10 consisteva nel lanciare il pallone dieci volte contro il muro, il numero 9 braccio teso mano appoggiata alla parete bisognava far roteare la palla per nove volte, ecc. ecc. poi tutte le seguenze venivano eseguite su una gamba, ad occhi chiusi. ecc. ecc.
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Pubblicato IL 13/01/2011, ORE 18:21
Appassionato di casa e arredamento, cucina e ricette, curiosità, genitori e figli, giochi, hobby, musica
Forse a milano si chiamava così....
I 10 Fratelli? Qual'è?
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