Quello che una madre scrive ad un figlio
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NELLA NEBBIA DI UN MATINO
Anima inquieta, non andar lontano,.. ritorna ...in questo mondo di realta'!Con un bagaglio pieno d ' illusioni ti vidi allontanare nella nebbia di un mattino, ti salutai come una madre saluta il suo bambino gia' divenuto uomo, ti affidai al tempo, saggio maestro che insegnare sa le cose che nessuno sapra' mai... adesso sei tornato in un alba radiosa , e mi sei corso incontro, mi hai baciato le mani, hai accarezzato i miei capelli bianchi,:perdonami ..mi hai detto.. ed io ti ho perdonato...in quel perdono ti ho rivisto bambino..ed ho dimenticato ..la nebbia di un mattinoGIULIA..
7 commenti:
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Grazie sensi e grazie gra,..piu' che belli sono pensieri sentiti e sofferti e' vero,,...un abbraccio a tutte e due.
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x dune, grazie, una parte di queste poesie le ho gia' raccolte in un libro che ho fatto rilegare, le altre via via che le scrivo le raccolgo su un quaderno...poi in seguito vedro',...il libro che ho rilegato ne contiene 60, poi durante l' anno ne avro' scritte 20, ..ogni tanto mi viene la vena, non e' tutti i giorni dipende.. dal momento., la prima volta che mi e' venuta la vena poetica mi e' durata un anno e poi e' finita, ogni tanto mi ritorna ed io continuo a scrivere......ciao e a presto , fatti sentire ...
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lettera di un padre al proprio figlio
Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi … abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo. Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose … non mi interrompere … ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi. Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare … ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno. Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l’abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso … dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire … la cosa più importante non e’ quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti. Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi. Quando dico che vorrei essere morto … non arrabbiarti un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive. Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po’ del tuo tempo, dammi un po’ della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l’immenso amore che ho sempre avuto per te.
1 commento:
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BELLA QUESTA LETTERA DUNE,,,,SAREBBE BELLO CHE UN FIGLIO CAPISSE QUELLO CHE VUOL DIRE QU QUESTO PADRE, MA ..A VOLTE I FIGLI PENSANO AD ALTRO CHE NON SIANO QUESTE RACCOMANDAZIONI... E LASCIANO I GENITORI NEGLI OSPIZI E SE NE LAVANO LE MANI SENZA PENSARE CHE INVECE I GENITORI HANNO FATTO MOLTO QUANDO LORO ERANO PICCOLI .CIAO
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Pubblicato IL 09/10/2013, ORE 15:03
Appassionato di amore, relazioni, vita da single
Ciaoo non so come contattarti
lorenzoalessi70@gmail.com
1 commento:
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Dimmi pure io ti ascolto.......cosa mi volevi dire???
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