Sentenza della Cassazione: dire "vaffa" al capo si può. Cosa ne pensate?

Ragazzi quante volte al giorno vi capita di voler mandare a quel paese il vostro capo? Stamane ho letto un articolo nel quale si dice che la Cassazione ha stabilito che è possibile dire "vaffa" al proprio capo e non si può essere sanzionati con il licenziamento.

 

Secondo voi è giusto? Ma esistono delle limitazioni in merito?  

maurizietto27maurizietto27

Pubblicata IL 25/06/2012, ORE 10:11 | Aggiornata IL 25/06/2012, ORE 10:15
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    ilducapazzoilducapazzo

    Pubblicato IL 25/06/2012, ORE 10:13

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    Io con la mente mando a quel paese il mio capo un sacco di volte durante la giornata e quando ho sentito anche io questa notizia ho fatto un sorriso a 36 denti. Mi sono però informato in merito alla sentenza della Cassazione che specifica che l'offesa è ammessa "se resta circoscritta a un episodio e non dà adito ad altre contrapposizioninel tempo". Ciò significa che ci si può giocare il "vaffa" solo una volta e bisogna scegliere il momento più opportuno.

     

    Questa sentenza nasce dall'episodio in cui è coinvolta l'azienda Mag.ma, che si opponeva alla reintegra di un dipendente, Fernando S., reo di avere offeso la signora Mirella R., superiore gerarchica, mandandola sostanzialmente a quel paese. La lite giudiziaria era scaturita soprattutto dal fatto che l'offesa aveva urtato il capufficio in quanto donna. Ne era seguito il licenziamento disciplinare il 21 ottobre 2005 poi annullato dal Tribunale di Chieti il 18 marzo 2009 alla luce del fatto che l'offesa era stata episodica. Inutile il ricorso dell'azienda in Cassazione volto a riottenere l'allontanamento del dipendente per la sua condotta "gravemente ingiuriosa e intimidatoria al superiore gerarchico donna deriso e apostrofato".

     

    Piazza Cavour ha respinto il ricorso dell'azienda e ha sottolineato che la motivazione della Corte d'appello dell'Aquila "appare congrua e logicamente coerente e supportata da precisi e univoci riferimenti alle risultanze processuali che hanno consentito di ridimensionare la gravità dei fatti e di circoscrivere l'episodio che, sia pure censurabile, non dimostra la volontà" del dipendente "di sottrarsi alla disciplina aziendale e di insubordinarsi, essendo rimasto nei limiti di una intemperanza verbale". Ancorchè stigmatizzabile, ma non meritevole di licenziamento. L'azienda dovrà anche rifondere l'avvocato del dipendente con 2.500 euro.

  • ignazio139ignazio139

    Pubblicato IL 29/06/2012, ORE 21:02

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    Credo che un capo prima di arrivare ad una sanzione grave debba ricevere molto più di un "vaffa". Penso comunque che dirlo sia molto liberatorio ma purtroppo non risolve il problema. Un discorso ben articolato spesso mette in difficoltà sia il capo, che potrebbe non capire, che il "vaffista" che potrebbe diventare un nemico. Così di solito utilizzo metodi diversi. per esempio. Per più di un anno ho cantato al mio capo "Sei grande" di Mina ma con il difetto dei cinesi, e lui era contento. Gli cantavo n pratica "Sei glande, come te sei glande solamente tu"... e lui, era felice.

  • mikyto1mikyto1

    Pubblicato IL 26/06/2012, ORE 17:38

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    CERTE VOLTE SENTENDO CERTE SENTENZE INVECE DI CASSAZIONE ...SOSTITUIREI I DUE S CON 2 Z

     

  • barracucabarracuca

    Pubblicato IL 26/06/2012, ORE 13:36

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    il capo lo aspetti fuori e giù legnate

  • blushark32blushark32

    Pubblicato IL 26/06/2012, ORE 11:51

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    ai5dan ha perfettamente ragione. Quando parla d' interessi si riferisce a quelli economici...Magari è inutile continuare a vendere materiale a chi non paga perchè poi ci rimettono tutti i dipendenti! Certi tipi di " vaffa " accadono più spesso nelle piccole aziende dove magari, nel mio caso, sono l' unico dipendente!!! Vi dimenticate sempre che di dipendenti come il sottoscritto ( unico ) non sono la minoranza, ma non siamo tutelati da nessuno!!! A parte la libertà del " vaffa "....

  • cento1717cento1717

    Pubblicato IL 26/06/2012, ORE 11:36

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    io per molto meno non ho perso il posto xchè ho giocato d'anticipo...ma mi è costato piu' di tremilaeuro e due anni di rotture..avvocato ecc... 

  • ai5danai5dan

    Pubblicato IL 26/06/2012, ORE 09:25

    Appassionato di salute e benessere

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    dato che il capo non è Dio, a volte (spesso) anche loro sbagliano (e di grosso) per cui è giusto mandarli a...... nell'intento di salvaguardare gli interessi dell'azienda. In definitiva, chi spesso sbaglia deve essere allontanato e non chi (magari un po' calorosamente) evidenzia l'errore

     

    3 commenti:

    • sphynx2sphynx2

      Pubblicato IL 26/06/2012, ORE 19:32

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      X PIERPIGI1 MA COME TI HANNO AMMAESTRATO BENE!!!

    • ignazio139ignazio139

      Pubblicato IL 29/06/2012, ORE 21:19

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      Spesso un linguaggio troppo colorito mette in cattiva luce, se si vuole contrastare un capo bisogna circumnavigarlo con intelligenza, alla luce di fatti concreti. Non tutti i capi sono uguali ed alcuni non capiscono lo spirito di collaborazione quindi bisogna studiare bene la loro psiche, a volte basta dire le cose in segreto e loro le fanno proprie. Alcuni proprio non capiscono nulla o non vogliono ammettere d'aver sbagliato ed un "vaffa" può scappare ma... poi ? Meglio attendere la palla al balzo e dire, visto ? Io avrei fatto diversamente, ma tu non mia ascolti mai.

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