Bambini fuori controllo?

Com'è cambiata l'educazione rispetto a qualche decennio fa? I nostri genitori avevano regole più ferree e noi, a nostra volta, ricevevamo un'educazione sicuramente più rigida di quella che ricevono i bambini di oggi. Quali sono i risultati di questa situazione? I figli d'oggi sono abbandonati a loro stessi a causa del fatto che spesso le mamme lavorano? E' davvero così?

 

skylineitskylineit

Pubblicata IL 18/11/2008, ORE 11:04
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Risposte Geniali

  • libergilidalibergilida

    Pubblicato IL 29/10/2010, ORE 18:20

    Appassionato di attualità e politica, curiosità, psicologia, società, sociologia, solitudine

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    L'educazione in certi casi in ogni epoca si è sviluppata con vari aiuti sia nell'ambito della scuola obbligatoria almeno fino ai 15 anni e poi fino ai 18 ma anche nell'ambito dei mass-media.

    L'importanza dell'educazione lo darei in modo da farli crescere tranquilli e forti.  Certo che per essere forti e sicuri nelle varie tappe devono essere si seguiti ma anche essere autonomi. 

    L'essere autonomi fa si che da grandi non abbiano paura e varie insicurezze della vita. 

    I bambini saranno uomini del domani in conseguenza bisogna iniziare a capire il bisogno che hanno. 

    Vedere anche merypoppolinis  soprattutto nel filmato. 

    E' possibile che anche se era così esplicito che voleva il latte quello insisteva nel dare solo giocattoli. 

    "Se qualcuno mi trattasse così sarebbe un dramma"

    Comprendiamo i bisogni dei figli senza viziarli magari con parole

  • ursula_1ursula_1

    Pubblicato IL 14/09/2010, ORE 14:32

    Appassionato di

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    I nostri genitori erano per noi dei punti di riferimento. Inoltre, il segnale di qualche cosa, se era giusta o sbagliata (parlare a voce alta in pubblico, fare i capricci, ecc.), arrivava unanime dai genitori, dagli educatori, dai nonni, dalla gente intorno... Oggi ognuno la vede a modo suo e i bambini non hanno ovunque gli stessi segnali. Ci sono bambini che ti fanno la testa con un pallone, in una sala d'aspetto, un autobus, un ristorante... e i genitori sembrano ignorarli. Come non esistessero. Oppure si dimostrano loro complici... il che va bene, ma viene meno la funzione educativa. Inoltre, molti atteggiamenti vengono descritti dai genitori come non controllabili... sì, ci sono, pazienza. La bambina si specchia invece di stare a tavola e mangiare? Beh, pazienza, mangerà quando ha fame... Ma la vita non sarà fatta di situazioni che aspettano i tuoi comodi, così... bambini apparentemente spensierati e volitivi prenderanno cantonate. Il problema dei genitori di oggi è non guardare sufficientemente lontano, cosa che invece facevano i nostri genitori. I tempi non portano all'ottimismo, è vero. Ma, in fin dei conti, si deve capire se non sia il caso, qualche volta, di dire di no a scopo educativo e formativo. Un bambino che sa fare una rinuncia al momento giusto (purché si spieghino le ragioni)dubito che sarà meno forte degli altri. Anzi.

  • baciccio33baciccio33

    Pubblicato IL 11/09/2010, ORE 17:43

    Appassionato di

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    è vero che il bullismo è una problematica, e che possono esserlo anche la timidezza o l'iperattività. Ma un bullo "rompe le palle" al prossimo, un timido no, e non è proprio la stessa cosa. Esiste una responsabilità anche nei confronti della società civile. Credo che ci dovrebbero essere una serie di regole sulle quali non transigere, e in questo senso nelle istituzioni scolastiche credo che gli insegnanti dovrebbero avere maggiore "carta bianca", ovvero indipendenza e possibilità di agire, nei confronti degli studenti, anche in senso punitivo, se ritenuto necessario, soprattutto per tutelare il diritto di tutti ad imparare e a crescere in una società sana in cui l'individuo viene garantito dalle regole. Purtroppo alcuni genitori che hanno figli problematici nascondono le loro responsabilità difendendo i figli a spada tratta e diseducandoli, condannandoli a rimanere immaturi e condannando gli altri a subirne i danni creati.

  • gionprest2gionprest2

    Pubblicato IL 23/06/2010, ORE 18:39

    Appassionato di musica, psicologia, relazioni, società e costume, storia e filosofia

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    Non credo che basti una teoria di tipo educativo per risolvere una volta per tutte i problemi. Crescere un figlio comporta sempre attenzione, dedizione a volte è una vera lotta.

    Certo forse dovremmo noi genitori essere un po' meno permessivisti e far capire che un 'no' anche detto piano rimane però un 'no'. Rimane sempre un impegno e una responsabilita' che investe anche tutta la societa' se vogliamo creare un mondo dove davvero ci si conosce, si interagisce, si comunicano difficolta' e gioie.

    Il bullismo è un fenomeno, come può esserlo la timidezza, o l'iperattivita'. Per contrastarlo occorrono percorsi di crescita, di cura sia a livello famigliare che sociale. Ma la difficolta' educativa rimane sempre qualunque sia la problematica che il ragazzo si porta con se'

  • E vero che i ns genitori erano molto severi ma almeno hanno allevato dei figli perlomeno EDUCATIIIIII ma ora non ci sono più genitori solo persone che mettono al mondo figli e li lasciano in balia del computer della TV, giocano a fare i genitori, ma spesso si comportano meglio i bambini di loro. Povera ITALIA COM'E' RIDOTTA MALE...... IN tutti i sensi dove vai vai è tutto uno schifoooooooo. Nessuno rispetta niente e nessuno. ORMAI COMANDANO IN TUTTO SOLO I BAMBINI E SANNO CHE CHIEDONO ED OTTENGONO TUTTO.

  • rolex53rolex53

    Pubblicato IL 11/05/2010, ORE 09:06

    Appassionato di

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    Secondo me i bambini sono bambini, ieri come oggi. Poi nell'età adolescenziale molto dipende dai genitori e da quali valori gli insegnano. In ultimo dipende molto dall'intelligenza di ognuno di loro e questa nessuno gliela puo' dare, o c'è o non c'è. Una cosa pero' che mi sembra manchi oggi nei giovani rispetto a 40 anni fa è il rispetto per il prossimo, soprattutto se anziano. C'è molto opportunismo, nel senso: a posto io, a posto tutti !

  • mari310mari310

    Pubblicato IL 19/11/2008, ORE 13:12

    Appassionato di alimentazione, benessere, corpo umano, cucina, diete, donne, figli, medicina, odontoiatria, psicologia

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    Non penso che l'educazione che abbiamo ricevuto sia molto differente di quella che proponiamo ai nostri figli. Oggi c'è più confronto, più stimoli, grazie ai mass media e all'elettronica che ci ribalta e li ribalta al cospetto del mondo intero.  La necessità  di maggior attenzione da parte degli educatori, risulta quindi necessaria, molto più di quanto non lo fosse per le generazioni precedenti, che al posto di CSI dovevano accontentarsi del Tenente Sheridan.

    In merito alla latitanza delle madri, perchè lavoratrici, sono sempre del parere che la qualità abbia la meglio sulla quantità. Però, se non ne vale la pena, "pane e cipolla tutta la vita", ma con la famiglia intorno! 

     

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