Secondo voi è giusto che il Papa intervenga in questioni come il sesso?

Assisto sbalordita ai proclami del Papa su certi argomenti: è giusto che un Papa dica quello che si può e quello che non si può fare in cose così personali??

ottagonaleottagonale

Pubblicata IL 29/10/2008, ORE 18:05
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Risposte Geniali

  • catiscrivocatiscrivo

    Pubblicato IL 20/02/2015, ORE 12:14

    Appassionato di

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    No, non lo vedo un argomento adatto alla sua figura.

  • elio284elio284

    Pubblicato IL 19/02/2015, ORE 15:29

    Appassionato di

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    Il Papa non interviene nel sesso inteso come disposizione legale o scientifica. Egli parla a livello spirituale per il popolo cristiano. I Buddisti non seguono il Papa e così i mussulmani, ogni guida religiosa parla in senso religioso per la sua comunità. Però si deve dire che il cristianesimo è portatore di valori universali che ogni essere umano potrebbe ricevere senza alterare la sua vita in senso antiumano.

  • elio284elio284

    Pubblicato IL 14/04/2013, ORE 22:59

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    E' giusto perchè il Papa parla ai fedeli cattolici. Parla secondo la legge e morale cattolica perché essi facendo parte della Chiesa sono tenuti ad osservarla. Il Papa ovviamente parla anche a tutto il mondo, essendo il cristianesimo una religione universale, ma chi non crede può avere dei dubbi che vengono proprio perchè non crede o crede in altre cose o perchè non può ammettere su di sé questa autorità religiosa.

  • napoli414napoli414

    Pubblicato IL 18/05/2009, ORE 23:38

    Appassionato di calcio, comunicazione, fede, politica, psicologia, religione, società, sociologia

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    Facciamo chiarezza su un bel po di questioni:

    1) Dire che la Chiesa cattolica è responsabile di ingerenze nella politica è un'arma a doppio taglio. Mi spiego: la nostra costituzione si basa su un'organizzazione democratica dove tutti possono dire la loro e seguire i modelli e pareri che vogliono indipendentemente dal fatto che essi siano religiosi, atei, aconfessionali, laici ... Non metto minimamente in dubbio che forse alcuni politici, si servono degli appelli della Chiesa Cattolica per azioni di demagogia ma ciò non toglie che, secondo sempre i principi della nostra costituzione Papi, Vescovi e Preti come anche Pastori Protestanti, Evangelici, Testimoni di Geova, Puritani, Quaccheri, Patriarchi Ortodossi,Dalai Lama, monaci buddhisti, Rabbini, Musulmani, Ayatollà ecc ...  hanno il diritto di dire liberamente la loro anche facendo appelli a politici come a chiunque altro (lo potrebbe fare anche un libero cittadino italiano). Se questo a qualcuno non sta bene, prima di tutto è libero di pensarla come vuole, secondo ci sono ancora oggi paesi governati da dittatori, in cui è assolutamente vietato credere in Dio causando così una serie di discriminazioni e crudeltà contro chi ha fede. Se volete farci una visita. Non si può vietare a esponenti religiosi le libertà democratiche senò si andrebbe incontro ad una compromissione della libertà religiosa (i polacchi ne sanno qualcosa approposito) la quale, almeno secondo un mio modesto parere è una dei pilastri fondamentali per una società democratica.

    2) Il Clero ha sempre chiarito nel suo interno determinate posizioni. Se mi trovate qualche vescovo o qualche prete cattolico che la pensi diversamente con il Papa mi darete una voce.

    3) La Famiglia è il PILASTRO FONDAMENTALE DELLA SOCIETA'. Essa, non deve subire evoluzioni (che poi infondo sono solo in quest'era che si fanno questi problemi) perchè senò si compromette l'equilibrio stesso della società. La coppia di fatto non è per niente una famiglia perchè essa non è ufficializzata con un matrimonio (religioso o laico che sia). Convivere ma rifiutarsi di ufficializzare la propria unione e di riconoscersi come marito e moglie è una cosa destabilizzante perchè rischia di fondare pseudo famiglie basate su fondamenta fragili e squilibrate in quanto alimenterebbe la possibilità di distruggere la coppia in modo estremamente facile senza aver bisogno di correre ad azioni burocratiche (ognuno avrebbe la possibilità di abbandonare i propri partner facilmente rimanendoli in difficoltà non solo morali ma anche economiche). Non solo ma, (può sembrare una sciocchezza ma è fondamentale) si rischia di compromettere persino l'identità  dei propri figli. Per un bambino è importantissimo riconoscersi all'interno di una famiglia, in una identità coniugale (non dimentichiamoci che la Famiglia definisce persino il cognome degli individui) e soprattutto RICONOSCERE I PROPRI GENITORI E CHIAMARLI "MAMMA E PAPA'". Se prima "mamma" e "papà" non sanno chi sono, come possiamo pretendere che lo sappiano i figli? Non illudiamoci! Non usiamo la solita superficialità basata sulla possibilità che in una coppia di fatto certi problemi non incomberebbero perchè senò non sarebbe proprio nata la questione, in quanto chiunque (indipendentemente se credente o no) vuole realmente costruire un rapporto duraturo e coerente con il proprio partner non pensa minimamente a non ufficializzare il proprio rapporto vedendo in esso una certezza su cui scommetere la propria vita. Inoltre, IL MATRIMONIO NON E' IL RICEVIMENTO AL RISTORANTE MA LA FUNZIONE RELIGIOSA E\O LAICA CHE SIA E QUINDI, REALISTICAMENTE NON COMPORTA NOTEVOLI SFORZI ECONOMICI SE OVVIAMENTE VISTO E VISSUTO IN UN PUNTO DI VISTA PIU' UMILE.

    4) Le religioni (TUTTE, NON SOLO QUELLA CATTOLICA) completano la società in quanto esse tentano di dare un indirizzo etico morale a essa soprattutto oggi che ci troviamo in un mondo sballato e disorientato. Ognuno ha il diritto di seguire quella che vuole senza meritare di essere giudicato da Atei, Agnostici o persino da gente di religione diversa. Le conseguenze politiche sono secondarie (questo perchè l'uomo è politica e ciò non è una cosa negativa) poi ogni politico, come ogni uomo, in base alla sua etica e ai suoi principi è chiamato a dire la sua, ed il fatto che esso esprima un sua posizione in merito a questioni morali opinabili non è affatto ingerenza ne di qualche religione ne di qualche filosofia ne di qualche fondamentalismo MA E' SEMPLICE, PURA E NORMALISSIMA DEMOCRAZIA. Si suppone poi, che ognuno, per vivere seguendo certi principi, non ne fa di essi soltanto una questione individuale ma un ragionamento collettivo poi, siccome ogni uomo è diverso, sta a ognuno giudicare, secondo pareri personali se certi principi sono giusti o sbagliati.

    Chiedo scusa se sono stato puntivo e polemico ma credo che vedere cose apparentemente innoque, attraverso un altro punto di vista può essere costruttivo a chiunque. Non ho scritto certe cose con l'intento di imporrle a qualcuno ma con l'intento di scambiare semplice opinioni.

    1 commento:

    • Forse bisognerebbe imparare a distinguere la Chiesa come Istituzione (che il clero rappresenta) dalla Chiesa come Comunità di singoli credenti. Le due cose possono anche non coincidere ed è giusto che sia così per scongiurare la supremazia di una regola sulla persona. La nostra Costituzione considera la religione una scelta e un fatto privato, qualsiasi sia il credo a cui appartiene. L'importante è la non ingerenza, la non invadenza di una religione piuttosto che di un'altra, questo vale anche per una religione di Stato come lo è quella cattolica. Il principio di democrazia si basa sul rispetto della dignità individuale, e quindi della volontà della stessa persona. Purtroppo invece questioni private riguardanti la vita di singoli individui, divenuti casi mediatici agli occhi della collettività, sono stati trasformati in questioni di principio, e di conseguenza riportati all'attenzione della persone come questioni politiche. Questo lo trovo intollerabile, in quanto lede la dignità stessa della persona che è trattata come oggetto della contesa in nome di un principio presunto che sembrerebbe superiore persino all'uomo. Ecco, questo è il rischio di una religione che da scelta individuale viene trasformata in propaganda e quindi scelta politica. Questo sconfina evidentemente al di fuori di qualsiasi forma di dialettica democratica, nel momento in cui si impone un principio come dogmatico e quindi superiore. Questo dico per chiarire meglio la mia posizione che ritengo rientri perfettamente in quella parte di comunità di credenti che da sempre direi si pone in maniera critica su questioni importanti riguardanti la persona.

  • azkn858azkn858

    Pubblicato IL 09/05/2009, ORE 23:44

    Appassionato di cultura generale-ed civica.

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    Sei stato chiaro e esaudiente,....anche se il titolo sopra della domanda era"Secondo voi è giusto che il papa intervenga in questioni private come il sesso? " Io a quella mi sono espresso,.....riguardo al tuo approfondimento riguardo alla  loro ingerenza nelle questioni politiche,concordo pienamente con te,rafforzato anche dalle informazioni bibbliche (di cui sono attento lettore),le quali in piu' occasioni  discostano in modo netto e inequivocabile Gesu' dalla politica.  ciao a te.

  • azkn858azkn858

    Pubblicato IL 08/05/2009, ORE 23:29

    Appassionato di cultura generale-ed civica.

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    gent.mo Ung.  " per le loro questioni di sesso " intendo che prima di entrare in problematiche che riguardano altri,...consigliare,...modi di fare e dire,...Di risolvere prima le loro ( all'interno del clero) ben conosciute e certamente piu' gravi di quelle trattate dal papa,  solo allora ,in qualche modo si potrebbe consigliare ad altri, un corretto modo di comportamento! spero aver chiarito .ciao.

    1 commento:

    • Chiarissimo azkn858!! Il mio però voleva essere un discorso più generale, nei confronti della religione indipendentemente a qualsiasi credo essa appartenga. L'ingerenza delle religioni nelle questioni politiche (l'attualità ne riporta ben più di un esempio) porta quasi sempre a conseguenze disastrose per la società. E in genere questo accade quando chiamiamo religione qualcosa che in realtà è pura e semplice ideologia e demagogia. E l'ideologia uccide l'uomo perchè non ne riconosce la libertà (di pensare e di agire). Le religioni sono nate per servire l'uomo, riconoscendone la dignità. Mentre sempre più spesso assistiamo ad una religione per così dire estranea all'uomo, che dice di conoscerlo ma che in realtà non ne riconosce e non ne rispetta prima di tutto i bisogni. Di fronte alla dignità dell'uomo insomma la religione deve compiere un passo indietro per non rischiare di imporsi come una qualsiasi altra forma di potere. Spero di essere stato chiaro azkn858.

  • giotto09giotto09

    Pubblicato IL 08/05/2009, ORE 21:32

    Appassionato di arte e letteratura, bricolage, disegno, Risparmio Economia

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    La libertà di espressione e di parole vale per tutti, non capisco perché non dovrebbe valere per il Papa. Questo lo dico da laico. Un conto è pensarla diversamente un conto non riconoscere un diritto. Ammetto comunque che sullo specifico tema una riflessione approfondita non tanto da parte del Papa, ma del Clero  in genere sarebbe più che auspicabile.

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