Che cosa è la dominanza di mercato? Che cosa è l'Antitrust?

Che cosa è la dominanza di mercato? Che cosa è l'Antitrust? Vi chiedo chiarimenti perché dalle cronache giornalistiche non riesco a capire. Mi interesserebbero concetti espressi dalle associazioni consumatori.

giotto09giotto09

Pubblicata IL 17/05/2009, ORE 21:33
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  • silviopelli1silviopelli1

    Pubblicato IL 11/10/2010, ORE 01:26

    Appassionato di

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    Siamo tutti sotto Usura

    Lo Stato, il Popolo e le Aziende soffrono per l’impoverimento pianificato dalle Banche Centrali con la complicità delle Istituzioni.

    La finta “crisi” serve ad aumentare il loro controllo sull’economia e sulla politica

    .

    NO al Signoraggio BancarioNO alla Povertà pianificataNO alla Dittatura delle Banche

    Sottoponiamo l’appello a deputati, senatori, giornalisti, intellettuali, contestatori, anticonformisti, per promuovere la proposta di legge che faccia tornare l’emissione monetaria in mano statale, ovvero politica e popolare. Diffondiamo la verità negata: viviamo in una dittatura bancaria che impone a tutti l’angoscia esistenziale della vita basata sui debiti.

    LEGGI L'APPELLO e firmalo come ho fatto già anch'io sul sito :

    http://www.movimentozero.org/

    Non è tollerabile che una banca centrale, isolata, che non ha nessuna responsabilità né l'obbligo di spiegare quello che fa, possa continuare a creare disoccupazione mentre i governi stanno zitti (Modigliani, premio Nobel per l'Economia, su "Il Tempo" del 22/10/2000)

    “L'attuale creazione di denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto” Maurice Allais, Nobel per l'Economia nel 1988

    Bisogna capire che tutta la moda letteraria e tutto il sistema giornalistico controllato dall'usurocrazia mondiale è indirizzato a mantenere l'ignoranza pubblica del sistema usurocratico e dei suoi meccanismi (Ezra Pound)

    Dare alle banche la possibilità di creare la moneta è come darsi in schiavitù e pagarsela pure (Sir Josiah Stamp, governatore della banca d'inghilterra)

    Il banco trae beneficio dall'interesse su tutta la moneta che crea dal nulla (William Paterson, fondatore Bank of England, 1694)

    Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà di quanto non lo siano gli eserciti permanenti... Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di controllare l'emissione del denaro, dapprima attraverso l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le compagnie che nasceranno intorno... [alle banche] ...priveranno il popolo dei suoi beni finché i loro figli si ritroveranno senza neanche una casa sul continente che i loro padri hanno conquistato (Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti d'America)

    Siamo tutti sotto Usura Lo Stato, il Popolo e le Aziende soffrono per l’impoverimento pianificato dalle Banche Centrali con la complicità delle Istituzioni.La finta “crisi” serve ad aumentare il loro controllo sull’economia e sulla politica.

    NO al Signoraggio BancarioNO alla Povertà pianificataNO alla Dittatura delle Banche

    LEGGI L'APPELLO e firmalo come ho fatto già anch'io sul sito :

    http://www.movimentozero.org/

    Se non avete chiaro ancora questo argomento seguite le conferenze del prof.Giacinto Auriti (già docente di diritto ed economia alle università di Teramo e di Roma, e co-fondatore della stessa Università di Teramo) purtroppo da qualche anno scomparso ma le cui lezioni sono fondamentali e i cui studi riconosciuti a livello mondiale e più volte premiati per questo (riuscì a dimostrare il reato di truffa e appropriazione indebita della Banca d'Italia il cui governatore di allora Ciampi firmava il logo delle banconote: soltanto il giudice del tribunale di Roma non lo potè condannare perchè disse era dimostrato il reato, ma non il dolo, poichè il reato era una consuetudine in vigore da 300 anni, cioè dalla fondazione della Banca Centrale d'Inghilterra, e da allora si è sempre fatto così, e il processo decadde per questo, ma fu un successo teorico e accademico personale del nostro genio prof. Giacinto Auriti, che per primo con prove dimostrò in un tribunale l'esistenza di questa truffa nei primi anni '90. Oggi altri autorevoli pensatori e giornalisti, tra i quali il grande Giulietto Chiesa, già parlamentare europeo, e l'istrionico Massimo Fini, scrittore e giornalista anticonformista e fuori dagli schieramenti, per citare solo qualcuno dei più noti, ribadiscono in pubblico l'esistenza di questa Secolare Truffa ai danni dei Popoli da parte del sistema Monetario e Bancario (che costituisce una vera e propria dittatura delle Banche Centrali e del Fondo Monetario Internazionale). Non ultimo abbiamo il conforto di un grande economista emergente e controcorrente a confermarcelo: Eugenio Benettazzo, il quale in un suo libro aveva con anticipo notevole previsto la crisi finanziaria del 2008.

    I video registrati delle conferenze del mitico prof. Giacinto Auriti li trovate su qualunque motore di ricerca tipo google o su Youtube, poichè molti suoi studenti e discepoli hanno continuato a ripubblicarli su internet, e a mantenerne viva la memoria... così come qualcuno, piano piano, sta rendendosi conto di come stanno veramente le cose: intanto l'appello ha già raccolto più di 1440 firme.

    Sono quanto mai più vere e attuali oggi le parole di uno dei fondatori degli Stati Uniti d'America quando Thomas Jefferson, terzo Presidente degli U.S.A., affermò:

    “Se gli Americani consentiranno mai a banche private di emettere il proprio denaro, prima con l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri. Il potere di emissione va tolto via dalle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene propriamente.”[Thomas Jefferson (1776) 3°(terzo) Presidente degli Stati Uniti d' America e ancora:

     “Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà di quanto non lo siano gli eserciti permanenti. Essi hanno di già messo in piedi un'aristocrazia facoltosa che ha attaccato il Governo con disprezzo...

    Il potere di emissione deve essere tolto via dalle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene propriamente.” .

    Ecco altre citazioni di importanti personaggi tutti ben al corrente della cosa:

    Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione (Henry Ford, imprenditore)

    “L'attuale creazione di denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto” Maurice Allais, Nobel per l'Economia nel 1988

    È assurdo dire che il nostro paese può emettere $30,000,000 in titoli ma non $30,000,000 in moneta. Entrambe sono promesse di pagamento; ma una promessa ingrassa l'usuraio, l'altra invece aiuta la collettività (Thomas Edison – New York Times, 1921)

    “Potrete ingannare tutti per un pò. Potrete ingannare qualcuno per sempre. Ma non potrete ingannare tutti per sempre.” Abramo Lincoln

    "Il debito nazionale e' una frode perpetrata verso gli Usa dagli interessi dei banchieri internazionali. La migliore soluzione per il debito nazionale e per la sicurezza sociale e' che gli Usa smettano di permettere ad una societa' privata di stampare la moneta e di caricarci sopra gli interessi.

    La Federal Reserve dovrebbe essere abolita come un punto di partenza per liberare gli Usa da una falsa dipendenza".[Andrew Jackson, 7mo Presidente USA]

    "Chiunque controlli l'ammontare del denaro circolante in un paese e' il padrone assoluto della sua industria e del suo commercio. E quando capisci che l'intero sistema e' facilmente controllato, in un modo o nell'altro, da una ristrettissima elite, non avrai bisogno che qualcuno ti spieghi come nascono i periodi di inflazione e deflazione".[James Garfield, 20mo Presidente Usa]

    "Voi (i banchieri internazionali) siete un covo di vipere e ladri. Io voglio sconfiggervi, e con l'aiuto di Dio, vi sconfiggero'.Se gli Americani solo capissero la totale ingiustizia del nostro sistema monetario e bancario, ci sarebbe una rivoluzione prima di domani mattina".[Andrew Jackson, 7mo Presidente USA]

    E per i credenti persino un papa si è espresso in merito:

    “Nel nostro tempo è ormai evidente che la ricchezza e un immenso potere sono stati concentrati nelle mani di pochi uomini. Questo potere diventa particolarmente irresistibile se esercitato da coloro i quali, poichè controllano e comandano la moneta, sono anche in grado di gestire il credito e di decidere a chi deve essere assegnato. In questo modo forniscono il sangue vitale all’intero corpo dell’economia. Loro hanno potere sull’intimo del sistema produttivo, così che nessuno può azzardare un respiro contro la loro volontà.” Papa Pio XI, Quadragesimus Annus 106-9, 1931

    Fin dalla nascita le grandi banche agghindate di denominazioni nazionali non sono state che società di speculatori privati che si affiancavano ai governi e, grazie ai privilegi ottenuti, erano in grado di anticipare loro denaro. Quindi l'accumularsi del debito pubblico non ha misura più infallibile del progressivo salire delle azioni di queste banche, il cui pieno sviluppo risale alla fondazione della Banca d'Inghilterra (1694). La Banca d'Inghilterra cominciò col prestare il suo denaro al governo all'otto per cento; contemporaneamente era autorizzata dal parlamento a battere moneta con lo stesso capitale, tornando a prestarlo un'altra volta al pubblico in forma di banconote. Non ci volle molto tempo perché questa moneta di credito fabbricata dalla Banca d'Inghilterra stessa diventasse la moneta nella quale la Banca faceva prestiti allo Stato e pagava per conto dello Stato gli interessi del debito pubblico. Non bastava però che la Banca desse con una mano per aver restituito di più con l'altra, ma, proprio mentre riceveva, rimaneva creditrice perpetua della nazione fino all'ultimo centesimo che aveva dato. (da "Il Capitale", 1885 (Libro I, capitolo 24, paragrafo 6, Editori Riuniti, Roma 1974, pp. 817-818) Karl Marx, (filosofo, economista e rivoluzionario comunista)

    Ne esistono a decine e centinaia di documenti di questo tenore e sostanza firmati da uomini di primo piano di tutti i campi del sapere e della cultura e della società economica e politica, del passato e del presente più recente.

    Per chi avesse interesse ad approfondire vi è anche molto materiale su internet, basta saperlo cercare (anche un noto film documentario di controinformazione visto in tutte le Università del mondo, andato in onda su qualche tv locale, vedi OdeonTV a più puntate durante la trasmissione REBUS - il cui canale e le puntate replicate sono anche su Youtube - ma sostanzialmente oscurato dai circuiti mediatici di massa: Zeit Geist, visibile in parti su Youtube, in iglese, ma anche con sottotitolatura in italiano e altre lingue, una parte di questo documentario spiega e parla del signoraggio bancario).

    Saluti, e buona ricerca!

    Siamo tutti sotto Usura Lo Stato, il Popolo e le Aziende soffrono per l’impoverimento pianificato dalle Banche Centrali con la complicità delle Istituzioni.La finta “crisi” serve ad aumentare il loro controllo sull’economia e sulla politica.

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  • max1237max1237

    Pubblicato IL 17/05/2009, ORE 22:29

    Appassionato di cucina, meteo, ricerca siti, web

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    Un'impresa detiene una posizione dominante sul mercato laddove la quota di produzione e vendita di beni e servizi, che essa ha raggiunto rispetto alle altre aziende concorrenti, le permette di operare sul mercato in condizione di netta superiorità rispetto alla concorrenza.

    La posizione dominante consente, all'azienda che la detiene, di operare sul mercato dettando essa stessa le regole della concorrenza, ad es. imponendo a tutte le altre aziende una determinata strategia di prezzo o determinate caratteristiche del prodotto.

    Nella maggior parte dei casi la presenza di una posizione dominante progressivamente induce le altre aziende operanti in quella stessa area di mercato a specializzarsi su settori più ridotti oppure a cedere il controllo sulla proprietà alla azienda dominante, che in questo modo si rafforza ulteriormente.

    Ciò può condurre al c.d. "abuso di posizione dominante", che è un illecito la cui fattispecie si concretizza nel caso in cui l'azienda dominante operi utilizzando il proprio economico con l'espressa intenzione di schiacciare ed eliminare la concorrenza

    Antitrust

    Con il termine antitrust si definisce il complesso delle norme giuridiche che sono poste a tutela della concorrenza sui mercati economici. Tale complesso normativo, detto anche Diritto antitrust o Diritto della concorrenza, appresta una tutela di carattere generale al bene primario della concorrenza inteso quale meccanismo concorrenziale, impedendo che le imprese, singolarmente o congiuntamente, pregiudichino la regolare competizione economica adottando condotte che integrano intese restrittive della concorrenza, abusi di posizione dominante e concentrazioni idonee a creare o rafforzare una posizione di monopolio.

    In secondo luogo, per estensione, viene definito "antitrust" anche l'organo o autorità che vigila sull'osservanza e il rispetto di tali norme, cioè l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM).

    Le norme Antitrust rappresentano la risposta dei moderni ordinamenti giuridici all'eccesso di poteri di mercato e alle distorsioni ad esso arrecate da accordi fra produttori.

    Le principali legislazioni moderne sono il frutto dell'affermazione del liberismo che ha prodotto due effetti: da un lato, la soppressione dei vincoli per l'economia derivanti dallo Stato, dall'altro il divieto per le imprese di abusare di posizioni dominanti a danno del consumatore.

    Il fine ultimo delle normative antitrust è dunque quello di sostenere un'economia di mercato libera (dove ogni impresa assume le proprie decisioni in modo indipendente dai suoi concorrenti), in modo da garantire una forte concorrenza che conduca ad una distribuzione più efficiente di merci e servizi, a prezzi più bassi, ad una migliore qualità ed al massimo dell'innovazione.

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