L'emergenza rifiuti dilaga in Sicilia. In Campania il problema è stato risolto, e come? Cosa ...
Dalla Campania il problema rifiuti dilaga in Sicilia e nel Lazio, la situazione è al collasso, ma qual è stato l'intervento del governo in Campania, la situazione è stata risolta? Come mai ogni tanto scoppia l'emergenza in una regione?C'è una relazione tra il caso rifiuti in Campania e le indagini su Cosentino?
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Risposte Geniali
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Magistrati e forze dell'ordine ........ Ma quando pensate di lavorare e oppure gli intoccabili sono vostri amici???????????????
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Adesso ci chiediamo che fine hanno fatto i rifiuti qua o là, in ogni parte d'Italia? Se non si ferma la spirale di produrre materie difficilmente riciclabili, come i contenitori in materie derivate dal petrolio, sarà sempre peggio. Ritorniamo al vecchio caro vetro e alla carta che, tra l'altro, hanno anche un fascino particolare, oltre il facile riutilizzo o alienazione. Tolte di mezzo le materie plastiche nel campo alimentare, che tra l'altro è quello che produce la maggior parte dei rifiuti, tutto diventa più semplice e ecologicamente sopportabile, altrimenti siamo destinati a conviverci sotto ricatto delle imprese che provvedono allo smaltimento, che per guadagnarci ancora di più sotterrano i rifiuti, con i danni che sappiamo.
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A proposito, guardate che belle cose crescono in prossimità delle discariche... frutta deforme come a Terzigno, non ho parole dallo schifo!!
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che puzza, io mi indigno!
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non sò. sò soltanto che la germania stà facendo soldi a palate grazie alla pattumiera italia
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Pubblicato IL 13/07/2009, ORE 13:03
Appassionato di amore e relazioni, marketing e pubblicità, musica, viaggi
In Sicilia le società addette allo smaltimento non pagano gli stipendi a un organico enorme di dipendenti in sciopero permanente. I mezzi utilizzati per la raccolta sono vecchi e fuori uso. Lo spreco di fondi da parte di funzionari è fuori misura, come un viaggio per gemellaggi di monnezza a Dubai.
C'è un progetto per la costruzione di quattro termovalorizzatori fermo perché si teme l'imbroglio. Le discariche sono al collasso. Ato e Comuni sono in difficoltà economiche, con un debito complessivo di un miliardo di euro, la criminalità organizzata è presente. Una cosa assai strana è che in Sicilia ci siano indagati per concorso esterno all'associazione mafiosa che sono ai vertici di società miste, a maggioranza pubblica, che si occupano di smaltimento dei rifiuti. In genere le disfunzioni delle gestioni pubbliche sono manna per la mafia che riesce a smaltire i rifiuti a prezzi più bassi dei 120 euro a tonnellata. Ancora una volta ci sarà un carrozzone mediatico che aiuterà il governo a nascondere l'immondizia sotto il tappeto, a meno che Lombardo non decida di opporsi e di fare un vero e serio piano di smaltimento, che ad oggi manca del tutto.
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Pubblicato IL 13/07/2009, ORE 12:45
Appassionato di amore e relazioni, arte e letteratura, gossip, storia e filosofia
La crisi non è finita in Campania, se non per i TG nazionali che non ne parlano e comunque non si risolverà da sola la questione rifiuti in Campania. Dopo i proclamati successi del Governo, è lo stesso Bertolaso a denunciare 9 comuni campani per essersi dimostrati inadempienti. Ultimo tra questi c'è il Comune di Napoli con il sindaco Iervolino.Nell’ultimo anno sono state attivate le nuove discariche e il termovalorizzatore di Acerra che però funziona solo parzialmente, e se si esclude il perimetro di qualche pezzo di Napoli che include il centro storico, la città si presenta quasi sempre sporca. Non parliamo poi della provincia. Il problema è che permane una gestione "corrotta". Rimangono le discariche abusive dove a fare da padrona è la camorra (soprattutto per i rifiuti speciali di tutta Italia).Il caso Cosentino riguarda la gestione immondizia, in cui è implicata anche l'Impregilo. L'onorevole infatti è ben invischiato nelle questioni giudiziarie di uno dei consorzi nati per la gestione dei rifiuti in alcuni comuni della Campania. Gestioni criminali che hanno condotto al collasso. La Eco 4 dietro cui c'era Cosentino ha monopolizzato la raccolta e lo smistamento dei rifiuti in diciotto comuni. Inoltre stanno venendo fuori le prove che Bassolino sia coinvolto in questa vicenda: fu lui a firmare la convenzione tra il Commissariato rifiuti e il consorzio Impregeco, la struttura in mano ai Casalesi. I magistrati hanno le intercettazioni, ma bisogna vedere se ci sarà l'autorizzazione ad usarle.Dopo l'intervento di Berlusconi non è cambiato quasi nulla, si è solo imposta in parte la raccolta differenziata, ma per il resto si sono solo rimescolate le carte, le gestioni sono le stesse.Per quanto riguarda il resto d'Italia Assoambiente stima che rimangono solo 24 mesi prima che tutte le discariche italiane abbiano esaurito le loro capacità di assorbire il flusso di rifiuti urbani e speciali senza sforare i limiti autorizzati. Dal Lazio mesi fa abbiamo avuto le prime notizie che ora sono di nuovo a tacere, ma scoppia il caso in Sicilia.