Omicidi Claps e Barnett: Restivo confessa il suo amore non corrisposto per Elisa... Il taglio delle ciocche firma del serial killer?

E' dal 1993 che "Chi l'ha visto" segue incessantemente il caso di Elisa Claps, l'adolescente di Potenza il cui corpo è rimasto nascosto nel sottotetto di una chiesa per 17 anni prima di essere rinvenuto ufficialmente il 17 marzo 2010. Alla spasmodica ricerca della verità. 

Verità a cui forse si sta arrivando in questi giorni durante il processo a Danilo Restivo, imputato in Inghilterra per l’omicidio di Heather Barnett avvenuto il 12 novembre 2002 a Bournemouth (e in Italia per l’omicidio di Elisa Claps il 12 settembre 1993 a Potenza).

Ecco gli ultimi highlight sulle agghiaccianti confessioni di Restivo (20.06.2011) in cui racconta 1. il suo invaghimento nei confronti di Elisa e il rifiuto di lei 2. com'è cominciata la sua abitudine di tagliare ciocche di capelli

«Ho conosciuto Elisa nel luglio 1993 attraverso suo fratello Luciano. Ero attratto da lei. A quel tempo non ero un ragazzo serio. Dicevo che mi ero innamorato per poter uscire con loro. Dopo poco che sono uscito con lei mi sono dichiarato. E lei mi ha rifiutato perché aveva una relazione con un ragazzo di Palermo. Non ho avuto altri rapporti con lei se non di amicizia. Ci rimasi male, ma bisogna ricordare che era la sorella di un amico, quindi non volevo causare nessun problema».

Restivo ha poi proseguito: «La prima volta che ho tagliato dei capelli avevo 15-16 anni, al primo anno di liceo scientifico. Ho iniziato come scommessa, tra compagni di classe: per entrare in una cerchia di amici. Poi ho continuato. Le prime tre volte è stato per scommessa. Poi ha iniziato a piacermi. Ma l'ho fatto senza voler fare male a nessuno, senza avere un problema con una o l'altra ragazza. Mi piaceva toccare e odorare i capelli, ma non riuscivo a odorare nessuno profumo perché avevo un problema al naso [...] Mi sono domandato che cosa avessi pensato se fossi donna a ricevere un taglio di capelli. È ho quindi deciso di smettere, ho capito che poteva essere pauroso. Ho provato a smettere di tagliare i capelli, ma ho continuato in Italia e Regno Unito. Non so perché ho continuato. Sono anche andato da uno psicologo. Non ho mai saputo che era un crimine, se lo è chiedo scusa».

Ma non è tutto. Relativamente alle indagini in corso, l'1 giugno 2011 Chi l'ha visto ha mostrato i VIDEO INEDITI (girati da Scotland Yard) degli appostamenti di Danilo Restivo nelle campagne inglesi che tanto hanno fatto discutere i media britannici. I video in questione indicano che il soggetto ha atteggiamenti sospetti e abitudini da serial killer o quantomeno da maniaco. E' un'altra data maledetta: il 12 maggio 2004. Nel primo video, Restivo cammina furtivo a Pig Shoot Lane. Si toglie il giubbotto, cambia la maglietta blu con un’altra che afferra dal bagagliaio della sua auto, si leva i pantaloni e infine cambia le scarpe.

Nel secondo, è in un prato fra Throop Mill e Pig Shoot Lane che cammina, fra le 11:12 e le 13:02, ancora una volta nell’erba alta. A un certo punto, una ragazza passa nelle vicinanze, Restivo si accovaccia nell’erba ma resta immobile. Alle 15:08, si sfila dei guanti a Pig Shoot Lane...

La polizia dapprima lo lascia girovagare a suo piacimento, poi temendo chissà quali drammatiche conseguenze interviene.

Al momento del fermo ha con sé un grosso borsone. I detective gli chiedono di aprirlo e restano sbigottiti. Dentro ci sono un paio di guanti, due paia di forbici, un coltello affilato di 15 cm, un passamontagna nero, dei grandi teli di plastica. E poi c'è un cambio di abiti: abiti identici a quelli che Danilo indossa in quel momento.

Le analogie tra gli omicidi Barnett e Claps diventano sempre più lampanti e, in questi giorni, è anche al vaglio degli inquirenti la morbosa abitudine di Restivo di tagliare ciocche dei capelli alle ragazze, abitudine che secondo gli esperti sarebbe la firma da serial killer dietro entrambi gli omicidi.

Il professor Francesco Introna, anatomo patologo del policlinico di Bari, ha testimoniato al processo contro Danilo Restivo per l’omicidio della sarta Heather Barnett. Leggo dalla gazzetta del mezzogiorno che secondo Introna: «Alcune ciocche di Elisa furono tagliate di netto nell’immediatezza della morte. Del tutto attendibilmente – si legge nella sua perizia - le ciocche tagliate, già intrise di sangue, furono recise di netto dopo la morte, verosimilmente allorché la salma fu posizionata nel sito di rinvenimento. Quando i capelli furono recisi questi erano già parzialmente adesi tra loro. Sulla scorta di tali deduzioni e in considerazione dei tempi di essiccamento del sangue fresco riteniamo possibile prospettare che il lasso di tempo tra l’omicidio e taglio della punta di alcune ciocche possa essere stato anche relativamente breve, tra i 20 e i 25 minuti».

E anche sul fronte italiano, l'ultima perizia, del comandante Giampietro Lago del Ris di Parma e del maggiore Andrea Berti del Ris di Roma, depositata alla procura di Salerno, parlava chiaro: "E' di Danilo Restivo al di là di ogni ragionevole dubbio il Dna rilevato sulla maglia bianca che Elisa Claps indossava nel giorno in cui fu uccisa".

Ma se la giustizia va avanti, sono molti ancora i quesiti irrisolti:- L'ENIGMA DEL BOTTONE ROSSO (PRESUMIBILMENTE CORRISPONDENTE ALL'ABITO DI UN VESCOVO) SULLA SCENA DEL CRIMINE!!- L'ENIGMA DELLE FOGLIE: il perito Alessandro Travaglini, che aveva analizzato 12 reperti vegetali, RIVELO' INFATTI CHE LE FOGLIE RINVENUTE SUL POSTO HANNO ETA' DIVERSE. Prova inoppugnabile che dimostra come Elisa non sia rimasta nascosta in un sottotetto per 17 anni senza il passaggio di nessuno...Ma ripercorriamo la vicenda e cerchiamo di tessere le fila di questo oneroso caso di cronaca nera.Questo un video riassuntivo tratto dalla puntata di Chi l'ha visto del 13 aprile 2011. Viene ripercorso un episodio dell'adolescenza di Danilo Restivo risalente al 1 maggio 1986 in cui tentò di accoltellare 2 cuginetti. Il padre di Danilo risarcì per 1 milione di vecchie lire la famiglia del bambino ferito. A un anno dalla morte di Elisa Claps, emerse questa vicenda che però fu sottovalutata e incredibilmente archiviata. Il video sottolinea inoltre come la saliva di Restivo sia rimasta sempre sul maglioncino di Elisa per 18 anni. Prove che la 1a perizia, a nome del prof. Vincenzo Pascali, scelse di ignorare totalmente.

Notizia del 9 marzo 2011: "Nel corso della trasmissione Linea Notte del Tg3 l'inviato e autore di Chi l'ha visto? Giuseppe Rinaldi ha reso noto che DOPO UNA SECONDA PERIZIA tracce del Dna di Danilo Restivo sono state rilevate sulla maglia che Elisa indossava il giorno della sua scomparsa".

E, alla luce di questo, la dichiarazione di Gildo Claps, fratello della vittima, ha un'eco ancora più forte: "Non faccio nessuna crociata contro la Chiesa di Dio, ma alcuni uomini di Chiesa devono spiegare il perché di tanti silenzi e tante mezze verità sul ritrovamento del cadavere di mia sorella". Ha poi proseguito chiedendo di rivelare "qual è il segreto da custodire così gelosamente tanto da fornire agli investigatori versioni sul ritrovamento che contraddicono palesemente con i fatti e le certezze" [...] "Abbiamo certezza," ha concluso "che in quel periodo alcuni lavori sono stati effettuati proprio in corrispondenza del corpo di Elisa, è ridicolo pensare che nessuno abbia mai visto niente.!"...

La seconda perizia è frutta della lunga battaglia dei PM per cui l'accertamento peritale svolto dal professor Pascali era da «ritenersi incompleto e insufficiente». Nel 2010 fu scritto - Corriere (5 ottobre 2010): il dato «che sorprende di tale perizia» è «la mancata estrazione da taluni reperti e campionature del profilo genetico utile a fini identificativi» per la scarsa quantità di Dna rilevata. Inoltre, viene sottolineato «l' elevato numero di reperti non ritenuti utili a fini del campionamento di presunte tracce biologiche e, pertanto, esclusi da ogni accertamento». 

Altri fatti salienti:

  • si attende ancora una risposta del Pontefice alla lettera di maggio, inviata dall'avvocato della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta.La Scarpetta ha sempre sostenuto che non fosse «plausibile» la versione del vescovo di Potenza Agostino Superbo sul controverso ritrovamento del corpo di Elisa: «difficile credere che don Mimì Sabia, ex parroco deceduto due anni fa, non sapesse nulla [...] L'orrendo sacrilego crimine compiuto nella chiesa della SS.Trinità di Potenza ha smosso le coscienze di tutto il mondo, ma a ben vedere non quello dei parroci della chiesa medesima, che continuano a mistificare la verità anche sul ritrovamento dei poveri resti di Elisa».
  • il 6 luglio, i periti nominati dal GIP di Salerno trovano residui di sperma, corrispondente a 2 tipi di DNA diversi, su un materasso nel sottotetto dove avvenne il crimine. Ma la cosa ancora più atroce è che un terzo Dna da residui di sperma rinvenuti in uno strofinaccio sequestrato nel centro Newman combacia perfettamente con uno dei DNA estratti nel sottotetto: la conferma che si tratta di due uomini. Non si sa ancora se uno di quelli sia Danilo Restivo (dal 13 aprile per fortuna sì!).
  • il 27 maggio, la magistratura di Salerno dispone l'arresto di Danilo Restivo per l'omicidio di Elisa Claps.
  • il 17 maggio, la trasmissione di Federica Sciarelli individua, forse, l'arma del delitto (un pugnale di piccola taglia - VEDI VIDEO)... Ma dove si trova ora il coltellino a serramanico che Restivo mostra in una foto inviata a "Chi l'ha visto"?
  • il 19 maggio, Danilo Restivo, unico indagato per la scomparsa e l’omicidio della studentessa di Potenza, dopo aver dichiarato nei giorni scorsi a una giornalista del programma di inchieste «Quarto grado»: "Pensavo che Elisa fosse ancora viva" è stato ARRESTATO DALLA POLIZIA INGLESE PER L'OMICIDIO BARNETT e portato presso la stazione di polizia di Poole per essere interrogato...

Restivo, lo ricordo, è indagato per almeno tre omicidi: oltre a Elisa e Heather, pare aver travolto altre 3 donne, Oki, Cristina e Erika. (Fonte: Corriere.it)

Elisa Claps fu uccisa il 12 settembre 1993. Qualche anno dopo, nel 2002, un'altra donna inglese, Heather Burnett, viene assassinata in una piccola cittadina del Dorset in modo atroce: a colpi di martello. Due omicidi distanti, nel tempo e nello spazio eppure, a quanto pare, legati da un tragico destino.

In comune, lo stesso uomo, lo stesso efferato assassino.

Di certo c'è che il primo e unico indagato per l'omicidio di Elisa nel '93, Danilo Restivo, dal 1999 vive in Inghilterra. Non solo, in quegli anni si trasferisce in una villetta proprio di fronte a quella di Heather Burnett.

Per molti anni la verità è rimasta sepolta, ma dal ritrovamento del corpo di Elisa in poi, nuovi scoop si sono susseguiti uno dopo l'altro. 

Ho bisogno di capire. Vorrei chiedere il vostro aiuto per analizzare questo intrigo che è a metà tra un caso investigativo degno del Tenente Colombo e uno dei più ingarbugliati scandali che, ancora una volta, coinvolgono la Chiesa, colpita ultimamente da duri attacchi che ne hanno evidenziato la fragilità, o meglio, la metà oscura, come direbbe Stephen King. Cerchiamo di riassumere il giallo Claps. Uscita di casa per recarsi alla messa, Elisa sparisce a Potenza il 12 settembre 1993 all'età di 16 anni. I suoi resti vengono ritrovati solo 17 anni dopo, il 17 marzo 2010 nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, la stessa chiesa dove si recò quella mattina del '93... Il ritrovamento è un puro caso. Alcuni operai che stanno eseguendo dei lavori per alcune infiltrazioni d'acqua, danno l'allarme. Ma, subito dopo, gli inquirenti scoprono che il sacerdote brasiliano 33enne, Don Wagno Oliveira e Silva, insieme alle due donne delle pulizie, Margherità Santarsiere e sua figlia, Annalisa Lovita, ne erano già al corrente, almeno da due mesi.Primo colpo di scena: Don Wagno fornisce al PM di Salerno che segue il caso una versione dei fatti DIVERSA (versione che sostiene anche il Parroco, Don Ambrogio) da quella delle donne delle pulizie. Secondo lui, furono le donne a rinvenire il corpo, con precisione la madre, la signora Santarsiè, che due mesi prima del ritrovamento ufficiale sarebbe scesa dal sottotetto con in mano la paletta contenente la sciarpa e gli occhiali della ragazza deceduta... Peccato, però, che le due donne sostengono strenuamente di NON essere MAI state al corrente nemmeno dell'esistenza di quel sottoscala prima dell'intervento dei RIS...Ma c'è anche una terza versione, quella secondo la quale Don Wagno e le due donne si recarono insieme nel sottotetto e insieme trovarono il corpo semi-mummificato della ragazza.

  1. Qualcuno era davvero al corrente che il corpo della giovane fosse in quella chiesa già prima dello scorso 17 marzo?
  2. Quel qualcuno appartiene o apparteneva all'ambito ecclesiale? Chi, se non la massoneria, avrebbe avuto interessa a tacere questa brutta storia?
  3. Quel qualcuno ha alterato la scena del crimine?
  4. Chi ha mentito? Il viceparroco o le due donne delle pulizie? Tutti? E perché? Il PM ha inveito contro le due donne dicendo: "Un sacerdote non può dire bugie"... Ma i casi di pedofilia perpetrati negli anni da sacerdoti, parroci e persino vescovi, suggeriscono il contrario. Che cosa c'è sotto?
  5. Elisa morì per dissanguamento, a seguito di una lunga agonia a causata da almeno quattro coltellate: alla coscia, al bacino, forse anche a una spalla. Nella Chiesa della Santissima Trinità. (Fonte: Repubblica) Questo rivela la scena del delitto, che ha non poche somiglianze con l'efferato delitto della donna inglese, Heather Barnett...

Concludo: perché la verità è stata insabbiata per quasi un ventennio? Perché la famiglia Claps è stata abbandonata al suo dolore? Perché la perizia del Dottor Pascali ha prima ignorato il maglioncino di Elisa sul quale era già contenuto il DNA del suo assassino? Perché lo stesso Dottor Pascali ignorò le 9 prove inviatogli dal commissariato inglese per identificare l'assassino (furono infatti analizzate solo 4 di queste prove)? Perché tutti sapevano una parte della verità ma hanno continuato a vivere nell'omertà?

serendipitieserendipitie

Pubblicata IL 08/04/2010, ORE 15:17 | Aggiornata IL 20/06/2011, ORE 16:09
22Leggi le risposte

Risposte Geniali

Aiuto

Per informazioni e problemi relativi ai Servizi Community

Aiuto

Fai una domanda

Invia