Accontentarsi e' sinonimo di resa?
Accontentarsi e' sinonimo di resa?
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Pubblicato IL 11/04/2014, ORE 12:24
Appassionato di astrologia ed esoterismo, bellezza e moda, collezionismo e fumetti, lavoro e concorsi, musica, scienze e matematica, storia e filosofia, videogiochi e consoles
- Chi sa contentarsi è ricco. [Lao Tzu]
- Se non ti manca nulla per essere felice – prova ad accontentarti [Giovanni Soriano]
Personalmente preferisco la seconda massima. Nel senso che credo sia giusto accontentarsi, ma dopo aver delimitato un range che veda un minimo sotto il quale non accetti di scivolare. Poi il livello di quel minimo è personale.
C'è chi non è mai sazio e vive stressato per la continua tensione e chi si è accontentato di poche briciole e vive stressato (per la fame). Io credo che sia giusto portsi un limite soggettivamente considerato giusto e, raggiunto, fermarsi
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Non solo è una resa, ma un'autentica disfatta, a 50 anni ci si arrende
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Credo che un'accettazione consapevole aiuti a vivere meglio.
Ho letto questo interessante articolo dell'universitadelbenessere su cosa aiuta le persone a essere felici e viene citato, tra i vari punti, il tema della accettazione:
6. Ridimensionare le nostre aspettative e aspirazioni A volte la felicità è condizionata dalla vita che anticipiamo: ogni giorno ci capita di vivere in attesa di una realizzazione o di un obiettivo irraggiungibile, che spesso non rappresenta un desiderio autentico, ma quasi un sogno che ci tiene compagnia, illusorio e distante dalla nostra vera essenza. La gente più felice conosce meglio le proprie risorse e i propri limiti e ottiene ciò che vuole perché domanda alla vita quello che è capace di ottenere.
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Se l' accontentarsi di qualcosa ( un lavoro anzichè un altro, una casa anzichè un' altra ecc.) è una cosa momentanea in attesa di occasioni migliori, secondo me non è una resa, altrimenti sì. Non concepisco l' accontentarsi in amore, stare con qualcuno pur di non stare solo, preferisco soffrire di solitudine che la compagnia di una qualsiasi.
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Pubblicato IL 05/09/2011, ORE 11:21
Appassionato di adolescenza, adozione, amore, amore e relazioni, bambini, benessere, clinica, coppia, curiosità, donne, educazione, famiglia, figli, genitori, genitori e figli, gravidanza, infanzia, intelligenza, lavoro, matrimonio, mente, minori, neonati, parto, psicologia, psicoterapia, ragazze, ragazzi, relazioni, salute, salute e benessere, scuola, seduzione, sentimenti, separazione, sessualità, sport, tradimento
Dipende dal contesto, non sempre, può essere segno di intelligenza nell'evitare un conflitto, o di difesa nel tollerare così più facilmente la frustrazione di un desiderio o di un'aspettativa.
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Ma perchè fare delle domande così generiche? Come si potrebbe dare una risposta così generalizzata? Fai un esempio di situazione, giusto per non parlare a vanvera.
Comunque, accontentarsi a volte è segno di intelligenza mettendo da parte l'ottusa volontà di intestardirsi.
In generale, invece, accontentarsi? mai e poi mai!
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...accontentandosi forzando la propria personalità, subendo anke angherie in modo passivo, credo sia solo sinonimo di scarsa autostima...il rispetto è la base e, al max, si concede un congruo periodo di ravvedimento!