Proteste in Spagna: cosa succede? Perché in Italia se ne parla poco?
In questi giorni, la Spagna è agitata da forti proteste, con manifestazioni nella maggiori città, convocate ed organizzate con l’aiuto di internet. Cosa sta succedendo in Spagna? Ho anche notato che le televisioni e i maggiori quotidiani italiani non ne parlano. Come mai questo silenzio?
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Pubblicato IL 23/05/2011, ORE 12:32
Appassionato di ambiente, ambiente e natura, animali, attualità, informazione, news, politica
Perché gli spagnoli protestano, ecco i punti1. ELIMINAZIONE DEI PRIVILEGI DELLA CLASSE POLITICA Controllo serrato dell’assenteismo delle cariche politiche nei loro rispettivi posti. Sanzioni specifiche per abbandono della funzione a coloro che si assentano. Sopressione dei privilegi nel pagamento delle tasse. Equiparazione del salario dei rappresentanti eletti al salario minimo spagnolo più i rimborsi necessari per l’adempimento delle proprie funzioni. Eliminazione dell’immunità parlamentare. Annullamento della prescrizione per i delitti di corruzione. Trasparenza e pubblicazione obbligatoria del patrimonio di tutte le cariche pubbliche. Riduzione delle cariche governative designate liberamente.2. CONTRO LA DISOCCUPAZIONE: Distribuzione del lavoro forzando le riduzioni della giornata lavorativa e la contrattazione sindacale fino a contenere la disoccupazione strutturale (ossia, fino a che la disoccupazione non scenda al di sotto del 5%). Pensionamento ai 65 anni senza nessun aumento dell’età pensionale fino alla risoluzione della disoccupazione giovanile. Incentivi alle imprese con meno del 10% di lavoratori con contratto a termine. Sicurezza del posto di lavoro: impossibilità di licenziamenti collettivi nelle imprese che godono di benefici, fiscalizzazione alle grandi imprese per assicurarsi che non utilizzino contratti a termine per posti di lavoro che potrebbero essere fissi. Ristabilire il sussidio di 426 euro per tutti i disoccupati di lunga durata.3. DIRITTO ALLA CASA: Espropriazione statale delle case costruite in stock che non sono state vendute per essere collocate nel mercato seguendo un regime di affitto controllato. Aiuti per gli affitti ai giovani e alle persone con basse risorse Che si permetta la “dación en pago” (è una figura giuridica spagnola difficilmente traducibile) della casa per cancellare le ipoteche4. SERVIZI PUBBLICI DI QUALITÀ: Soppressione delle spese inutili delle pubbliche amministrazioni e instaurazione di un controllo da parte di un’organismo indipendente Contrattazione di personale sanitario fino a risolvere il problema delle liste d’attesa. Contrattazione di insegnanti Riduzione dei costi di immatricolazione in tutta l’università spagnola, equiparando i costi di laurea e quelli di post-laurea. Finanziamento pubblico alla ricerca per garantirne l’indipendenza. Trasporti pubblici economici, di qualità ed ecologicamente sostenibili: ristabilendo i treni interregionali la cui tratta è stata sostituita dall’AVE (treno ad alta velocità), ristabilendo conseguentemente il prezzo originale, abbassamento dei prezzi degli abbonamenti, restrizione del traffico automobilistico nei centri città, costruzione di piste ciclabili. Risorse sociali locali: applicazione effettiva della Ley de Dependencia.5. CONTROLLO DELLE ENTITÀ BANCARIE: Proibizione di qualsiasi tipo di salvataggio o iniezione di capitale alle entità bancarie: le entità in difficoltà dovranno fallire o essere nazionalizzate per costituire una banca pubblica sotto il controllo sociale dello stato. Innalzamento delle tasse alla banca in maniera direttamente proporzionale al costo sociale causato per la crisi generata dalla sua cattiva gestione finanziaria. Restituzione alle casse pubbliche da parte delle banche di tutto il capitale pubblico apportato. Divieto di investimento delle banche spagnole nei paradisi fiscali. Regolare attraverso sanzioni i movimenti speculativi e la mala prassi bancaria.6. FISCO: Aumento della tassazione sulle grandi fortune e sulle entità bancarie. Eliminazione delle Società di Investimento a Capitale Variabile (SICAV) Ritorno della tassa sul patrimonio Un controllo reale ed effettivo sulla frode fiscale e la fuga dei capitali verso i paradisi fiscali. Promuovere a livello internazionale l’adozione di una tassa sulle transizioni internazionali (tassa Tobin) 7. LIBERTÀ CITTADINE E DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA: No al controllo di internet. Abolizione della Ley Sinde (una legge sul diritto d’autore che nella pratica autorizza la chiusura di qualsiasi sito, e la conseguenta pratica della censura istantanea. Un bavaglio della Rete, che più volte hanno tentato di metterci anche in Italia…). Protezione della libertà d’informazione e del giornalismo d’inchiesta. Referendum obbligatori e vincolanti per questioni di grande importanza che modifichino le condizioni di vita dei cittadini. Referendum obbligatori per le introduzioni di misure dettate dall’Unione Europea. Modificazione della Legge Elettorale per garantire un sistema autenticamente rappresentativo e proporzionale che non discrimini a nessuna forza politica né volontà sociale, dove il voto in bianco e il voto nulla assuma valore rappresentativo nel parlamento. Indipendenza del Potere Giudiziario: riforma della figura del Ministero Fiscale per garantire la sua indipendenza. No alla nomina dei membri del Tribunale Costituzionale e del Consiglio Generale del Potere Giuridico da parte dell’Esecutivo. Stabilire dei meccanismi effettivi che garantiscano la democrazia interna nei partiti politiciQui tutto l'articolo e gli aggiornamentihttp://www.isoladeicassintegrati.com/2011/05/20/perche-gli-spagnoli-protestano/
4 commenti:
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Pubblicato IL 24/05/2011, ORE 16:15
Appassionato di arte e letteratura, internet e web 2.0, salute e benessere, scienze e matematica
Che domanda ! Come può la nostra stampa,quasi tutta in mano alla sinistra , parlare male della ''rossa'' Spagna ?
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Temo che quanto sta accadendo in Spagna succederà presto anche in -Italia, i motivi degli spagnoli sono gli stessi dell'Italia. Se si continua così, ad affamare la gente mantenendola forzatamente disoccupata e priva di qualsiasi reddito, non può non scoppiare una rivolta o una guerra civile. Anche la rivoluzione francese iniziò così, i politici dovrebbero meditare........
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Pubblicato IL 24/05/2011, ORE 23:13
Appassionato di attualità e politica, cinema e tv, salute e benessere
Non vedo cosa c'entri la protesta spagnola con Pisapia. Chiunque governerà Milano lo farà al suo meglio. E poi sono fatti che interessano solo la capitale lombarda. In Spagna stanno semplicemente pagando un boom dello scorso quindicennio che si è rivelato una bolla di sapone. E' esplosa ai primi venti di crisi. E chi ne sono andati di mezzo sono i lavoratori, i giovani e gli attuali governanti che non hanno saputo prevedere il regresso repentino dell'economia iberica.
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Perche' se ne parla poco in Italia? Semplice, perche' la protesta e' contro un governo di sinistra ed i nostri benpensanti pensano bene di girarsi dall'altra parte... Se vince Pisapia in poco tempo la protesta arrivera' anche da noi.... Meditate gente, meditate...
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SE NE PARLA POCO IN QUESTO MOMENTO , IN QUANTO LE TV SONO OCCUPATE DAL REGIME DI SILVIO PAPI BUNGA . MA PRESTO CI SVEGLIEREMO ANCHE IN ITALIA
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Se ne parla poco perchè il regime Monarcorepubblicano ha paura del contagio e quindi di avere lo sfratto. Io sono da sempre stato sostenitore che alla base di ogni vera democrazia ci dovrebbe essere LA VERA ALTERNANZA OVVERO DOPO 2 MANDATI SI VA A CASA E NON SI STA IN PARLAMENTO A VITA. Poi via i senatori a vita, via i doppi e tripli o quadrupli stipendioni (Vedi Ciampi e gli ex Presidenti). Ma stiamo scherzando: pensione da Banchiere, Pensione da Ministro, pensione da Presidente della Repubblica, stipendio da senatore, etc. QUESTA E' FOLLIA. Poi andrebbero visto altre cose: in una stessa famiglia non vi possono essere il Senatore a Roma, Consigliere Regionale il Figlio e moglie! Poi andrebbero rivisti gli stidpendi dei parlamentari sia nazionali che regionali. Infine giacchè hanno voluto il Federalismo, a questo dovrebbe seguire un sostanziale sfoltimento di parlamentari nazionali. Poi altre cose andrebbero dette sulle partecipazioni a fare i poliziotti in tutto il mondo e a giocare alle facili guerre. Spese queste che un Paese come ilnostro non se le potrebbe permette. IInfine alzare la testa e dire stop alla continua invasione (che altre spese comportano). Pensare a dare occupazione ai giovani, altro che mandare in pensione a 80 anni!
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per il semplice fatto che la situazione spagnola è un'ulteriore conferma del fallimento dellUE e questo alla burocrazia non fa piacere che se ne parli.
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Pubblicato IL 24/05/2011, ORE 09:09
Appassionato di affari e finanza, ambiente e natura, amore, animali, attualità e politica, auto e moto, casa e arredamento, cinema e tv, città, cucina e ricette, curiosità, dubbi legali, esoterismo e mistero, genitori e figli, giochi, gossip, hobby, lavoro, meteo, moda e tendenze, musica, salute e benessere, scuola e cultura, sessualità, sport, tecnologia e internet, viaggi
Non se ne parla appunto perchè ora in Italia ci sono le amministrative, hanno superato il 40% di disoccupazione molto probabilmente la crisi ha dato i sui frutti anche là.
( anche lì è colpa del governo Berlusconi )
meditate gente meditate .........