Pillola abortiva RU486: qualcuna di voi l'ha mai usata? Pro e contro?

Come sapete la Ru486 (mifegyne - mifepristone), è arrivata in Italia alzando un polverone di polemiche che non voglio nemmeno menzionare. Il 7 aprile 2010 è stata somministrata per le prima volta in Italia, al policlico di Bari La prima Ru486 somministrata a Bari a una 25enneQuello che mi interessa è sapere se alcune di voi l'hanno usata. E se consiglierebbero a una donna che vuole abortire, il metodo farmacologico ru486 o quello chirurgico.La sperimentazione è andata bene, quindi volevo sapere a livello psicologico e fisico pro e contro

valesquibvalesquib

Pubblicata IL 02/09/2009, ORE 12:05 | Aggiornata IL 07/04/2010, ORE 17:42
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Risposte Geniali

  • pitty62pitty62

    Pubblicato IL 26/11/2009, ORE 17:17

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    La pillola RU486 deve essere liberalizzata e garantita l'assistenza medica a chi la vuole assumere! Basta con queste imposizioni sulle donne decise dal Parlamento e dal Clero, formato purtroppo dalla maggiornza di uomini, che non ne sanno nulla di "ostetricia e ginecologia" e che sopratutto non debbono mai sottoporre il loro corpo ad eventuali interventi. Comodo prendere posizoni sulla pelle delle altre!

  • ienaplinsky@vienaplinsky@v

    Pubblicato IL 02/09/2009, ORE 12:06

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    Ciao. Non ho mai preso personalmente la pillola abortiva, fortunatamente non mi sono mai trovata a dover abortire. Non voglio figli, quindi l'argomento mi interessa. Quest'estate ho letto una testimonianza sul ilsole24ore di un avvocato che l'ha presa a Monaco di Baviera.

    La cosa che mi ha colpito maggiormente è che la donna racconta che l'effetto fisico all'assunzione della pillola ru486 è stato solo quello di una mestruazione abbondante. Era all'inizio della sua gravidanza.La pillola abortiva potrà essere utilizzata nel nostro Paese solo in ambito ospedaliero. E' raccomandabile assumere la ru486 entro la settimana settimana altrimenti le possibili complicazioni potrebbero essere più rischiose rispetto all'aborto chirurgico.Metodo farmacologico come funziona:La donna assume, in presenza del personale medico, 3 compresse di mifegyne. E dopo poco può rientrare a casa. Dopo 2 giorni deve assumere 2 compresse di prostaglandina, sempre in presenza del personale medico.Dopodiché la donna rimane sotto osservazione per alcune oreDopo un paio di settimane deve sottoporsi a una visita dio controllo.Più della metà delle donne solitamente espelle l'embrione (tra i 2 e gli 8 millimetri) proprio nelle ore di osservazione dopo l'assunzione della prostaglandina. Il restante lo espelle a casa.

  • giocoscialungagiocoscialunga

    Pubblicato IL 02/09/2009, ORE 12:05

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    Ci tego a precisare che questa è una testimonianza vera di una mia amica, che ha intenzione di mantenere l'anonimato e che non ha detrezza con i servizi del web."Purtroppo io ho usato la RU486 qualche anno fa ormai...avevo problemi con la pillola e allora decisi di usare "Persona", un sistema contraccettivo che non consiglio a NESSUNO!Infatti sono rimasta incinta pur rispettando tulle le regole: si tratta di monitorare la tua fertilità attraverso degli auto-esami, un meccanismo contraccettivo  che in base alle variazioni dei livelli ormonali dell' LH e dell'Estrogeno (che sono gli ormoni che regolano l'ovulazione) decide i giorni verdi (senza pericolo di gravidanza) e quelli rossi (a rischio).Andai in Svizzera 2 giorni dopo la scadenza del flusso. Si trattò di un caso singolare secondo la gentilissima psicologa che mi accolse nell’ospedale, infatti nessuno si presenta così presto e proprio per questo la dottoressa era restia a darmi questa pillola in quanto temeva per il mio stato di salute mentale.Lei mi aveva addirittura consigliato di fare l’interruzione di gravidanza chirurgica perchè se ero tanto preoccupata di recidere “la possibilità di vita” così presto era probabile che sotto sotto non fossì così convinta della mia scelta, io invece le spiegai che veramente, visto che non volevo gravidanze, mi sarei sentita meglio di dire NO ad una morula invece che a qualcosa di più avanzato. Di fatto psicologicamente, secondo le sue statistiche, in certi casi la chirurgia delega in qualche modo la responsabilità ad altri e la pressione nella testa scarica un po’; invece con la pillola abortiva la donna sembra assumersi in toto tale responsabilità sul piano psicologico e quindi è più pesante.Fisicamente parlando tutto si risolse in 2 giorni, alcune ore il primo giorno per il supporto della psicologa e per assumere il farmaco e alcune ore il giorno dopo  sempre all’ospedale in attesa di un flusso mestruale provocato e per fare gli esami. Stai lì in una stanza leggendo un libro e poi vai in bagno e raccogli il tutto in una bacinella in modo che venga esaminato il flusso con il suo contenuto per essere certi che l’interruzione sia andata a “buon” fine.La psicologa mi prescrisse anche dei farmaci per ridurre la sofferenza psichica rendendomi completamente atona, ma io preferii essere me stessa fino in fondo, soffrire ed essere pienamente cosciente, quindi sospesi i farmaci di sostegno, forse avevo bisogno di infliggermi del dolore per scaricare i sensi di colpa verso qualcuno a cui avevo negato la possibilità di esistere. Ero la sola che poteva dargli quell’opportunità in fondo ma non lo volli fare. Mi accadde una cosa strana, mi sentivo lui che era venuto dal caso e che io avevo respinto nel vortice del caso, mi ero identificata e questo mi aveva fatto soffrire. Razionalmente ancora oggi ritengo di avere fatto la cosa giusta per me e questo è ciò che importa veramente."

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