Quali costi e benefici con nuove centrali nucleari?

Quanto costa il referendum sul nucleare? La moratoria è un bluff?l'Italia non aveva già scelto nel 1987 di non produrre energia nucleare?Per quanto tempo funzioneranno realmente e una volta dismesse che danni comporteranno?L'Enel ha individuato le aree in cui vanno localizzate le centrali, il criterio è anche la vicinanza all'acqua (fiumi, mari), perché le centrali hanno bosogno di molta acqua per funzionare.Montalto di Castro (Viterbo), Borgo Sabotino (Latina), Garigliano (Caserta), Trino Vercellese (Vercelli), Caorso (Piacenza), Oristano, Palma (Agrigento), Monfalcone (Gorizia).

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Pubblicata IL 11/09/2009, ORE 12:13 | Aggiornata IL 09/06/2011, ORE 14:59
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    eco_logicoeco_logico

    Pubblicato IL 14/12/2009, ORE 09:45

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    I VERI COSTI DEL NUCLEARE Sul nucleare se ne dicono tante, viene propagandato come la panacea di tutte le problematiche energetiche ed ambientali, l'energia del futuro, economica e priva di effetto serra, si dice che le nuove centrali non sono pericolose (a Chernobyl  la centrale era di un tipo vecchio, ora stiamo per fare reattori di quarta generazione, il progresso scientifico non può fermarsi...). Ma soprattutto, l'affermazione più gettonata è: COSTA POCO, gli altri ce l'hanno e noi, scemi, siamo costretti ad importare l'energia dalla Francia. Visto che abbiamo le centrali francesi a pochi km di distanza, tanto vale costruirle pure noi, no?  A sentire i nuclearisti, l'energia prodotta dalle centrali nucleari costa una sciocchezza, in confronto alle rinnovabili. Ma di preciso, quanto costa? E quanto costa dimettere una centrale nucleare? - L'esperto Amory Lovins ha calcolato che le nuove centrali nucleari costeranno IL TRIPLO di una centrale eolica (e questo prima che i prezzi di costruzione esplodessero per varie ragioni: la stretta creditizia globale, l'atrofizzazione della forza lavoro nel settore e un restringimento dell'offerta causato dal monopolio mondiale di una società giapponese per la fucinatura dei reattori). Ecco perché Moody's ha appena avvertito le società di servizi pubblici che rischiano il declassamento se cercheranno di dotarsi di nuovi reattori; ecco perché le energie rinnovabili hanno attirato 71 miliardi di dollari di capitali privati in tutto il mondo nel 2007, mentre il nucleare ha attirato zero dollari. I produttori di energia nucleare negli Usa stanno cercando di convincere i politici ad aggiungere alle facilitazioni già esistenti (garanzie sui prestiti, sgravi fiscali, sovvenzioni dirette e altre gentili concessioni che beneficiano il settore dalla culla alla tomba), altre elargizioni. Costruire i reattori non ha molto senso a meno che non sia qualcun altro a pagare. http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/06-settembre-2009/energie-rinnovabili-falsi-miti_2.shtml -Tra il 1970 e il 1980 la politica nucleare USA ha rappresentato il più grosso disastro manageriale nella storia degli affari americani, provocando perdite per 100.000.000.000 di dollari, superati in ampiezza solo dalla guerra in Vietnam (Amory Lovins, autore del libro The nuclear illusion).  Oggi i miliardari americani come George Soros, Warren Buffet, Bill Gates ed i proprietari di Google  investono nelle rinnovabili (solare, eolico, biocarburanti dalle alghe, ecc.)   http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/risparmio-energetico/business/george-soros-investimento-rinnovabili.shtml?uuid=aa6da5da-b671-11de-994f-23fb6656bcc7&DocRulesView=Libero  - nei calcoli dei costi di produzione non vengono mai computati quelli di smantellamento (decommissioning), di stoccaggio delle scorie radioattive, di sorveglianza dei siti anche dopo la fine del ciclo produttivo (terroristi potrebbero entrare in una centrale abbandonata non sorvegliata e prelevare materiali radioattivi con cui organizzare attentati): tutte queste attività avranno dei costi che graveranno in futuro sulla società civile per tempi indefiniti (e chi paga?) - anche tralasciando il pericolo di un incidente nucleare di grossa entità (non c'è stato solo Chernobyl, anche negli USA ed in Giappone si è sfiorata la catastrofe http://www.finanzainchiaro.it/dblog/articolo.asp?articolo=5644) tutte le centrali nucleari sono soggette a rilasci di radioattività, sia durante il normale funzionamento, sia in occasione di piccoli guasti ; in una centrale nucleare di pompe, valvole, saldature di tubazioni e apparecchiature complicate, ce n'è un'infinità, quindi in 40 anni di funzionamento è praticamente impossibile che non ci siano dei guasti che comportino qualche rilascio extra di radioattività; solo in Francia ne avvengono un centinaio all'anno http://www.aamterranuova.it/article2368.htm). Ciò premesso, ecco alcuni dati economici certi sull'energia da fonte nucleare: -  Per la costruzione dell'ultima centrale nucleare EPR di Olkiluoto in Finlandia, le due società costruttrici, la  francese Areva e la tedesca Siemens    hanno finora accumulato oltre 2.100 (duemilacento) contestazioni di non conformità (su qualità delle saldature, del calcestruzzo, dei materiali impiegati…) da parte dell'ente di controllo finnico e ritardi di almeno 3 anni nella consegna, slittata dal 2009 al 2012 (ragion per cui Areva e Siemens si sono reciprocamente citate in giudizio per oltre DUE MILIARDI  di euro) http://www.aamterranuova.it/article3190.htm. Il ritardo a Olkiluoto costerà ai consumatori scandinavi 3 miliardi di euro, secondo una stima del consorzio di industrie pesanti che hanno contribuito a finanziare il cantiere della centrale finnica. Questo equivale a un RADDOPPIO del budget originale, di circa 3,2 miliardi di euro.http://qualenergia.it/view.php?id=749&contenuto=Articolo - Scottata dal disastro economico di  Olkiluoto, la società francese Areva, nella recente gara promossa dal Governo canadese, ha offerto le stesse centrali EPR da 1600 MW (N.B. del medesimo tipo di quelle previste in Italia in base all'accordo Berlusconi-Sarkozy) ad un prezzo lievitato dai 3,2 miliardi di euro della centrale finnica  a ben 11,8 miliardi di dollari l'una  con un costo per kW di oltre 4500 euro, molto superiore a quello di qualsiasi centrale ad energia rinnovabile,  solare fotovoltaica compresa (che una volta costruita ha tra l'altro un costo di gestione molto più basso di una centrale nucleare). Di fronte a questo imprevisto aumento abnorme dei costi, il Governo canadese ha sospeso la gara e per il momento non costruirà altre centrali nucleari. http://www.eco-news.it/2009/08/07/canada-contrordine-le-centrali-nucleari-costano-troppo/ Naturalmente quelli sopra accennati sono solamente i costi di costruzione, a cui vanno aggiunti i costi per il funzionamento e, dopo 30-40 anni, quelli di decommissioning (smantellamento) della centrale. L'unico dato che ho trovato in proposito è uno studio del 2008, in base al quale per  il decommissioning delle 20 centrali nucleari in Gran Bretagna occorreranno 93.000.000.000 euro e 100 anni  http://issuu.com/promedia/docs/pdf_sito_piccolo_35_del_12-9-08_(v. pag.10) . Dunque stando a questo studio, per dismettere una centrale occorrono mediamente altri 4,65 MILIARDI di euro, che divisi per i 1.600 MW  delle centrali EPR che si intendono installare in Italia, fanno altri 2.900 euro a kW, da aggiungersi ai 2.000 euro/kW (sulla carta, ad oggi praticamente raddoppiati) richiesti nel 2004 alla Finlandia  o ai 4.500 richiesti nel 2009 per le centrali canadesi. Anche volendo far finta di credere al valore più basso (2.000 euro/kW) che già si sa che lieviterà del doppio, aggiungendoci i costi del decommissioning siamo già a 4.900 euro/ kW, più realisticamente siamo sui 7.000 euro/kW. Un parco eolico con turbine di grossa taglia (da 2 MW in su) costa intorno ai 1.000 euro/kW, una centrale solare fotovoltaica a moduli cristallini circa 3 volte tanto (ma negli USA si stanno già fabbricando moduli non cristallini di costo inferiore a 1 $ a Watt, quindi i prezzi delle grandi centrali fotovoltaiche scenderanno), una centrale solare termodinamica (che ha il vantaggio di funzionare anche di notte, grazie all’accumulo del calore durante il giorno), del tipo di quelle ideate dal nostro premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, ha un costo paragonabile ad una centrale fotovoltaica. C’è poi da considerare che tutti i siti nucleari dismessi, i trasporti ed  i depositi di sostanze radioattive, ecc. dovranno essere sotto stretta sorveglianza (altri costi che nessuno vuole o è in grado di computare). Infine volendo per il momento limitarsi ad un discorso meramente economico andrebbero computati anche i danni alla salute (leucemie)  che statisticamente affliggono in misura sensibilmente maggiore gli abitanti in prossimità delle centrali. Ammesso e non concesso che si possa  ridurre il discorso della salute ad un parametro economico e lo si riuscisse a quantificare (scusatemi, l'idea fa vomitare, ma sto mettendomi nei panni di un economista per sfatare una volta per tutte il mito della convenienza del nucleare),  quanto "costa" una diffusione dei casi di leucemia?

    5 commenti:

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  • dune-buggidune-buggi

    Pubblicato IL 18/07/2014, ORE 17:29

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    purtroppo una ristretta minoranza che tutti noi conosciamo con il nome di "amici di zio silvio" ha rovinato l' italia sia sotto il profilo economico, energetico, ambientale. (ed all' estero veniamo derisi poiché una ristretta minoranza continua a votare ... gli amici di zio silvio.   

  • dunebuggidunebuggi

    Pubblicato IL 06/08/2011, ORE 17:49

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    sab.06.08.11 - coloro che vogliono costruire le centrali nucleari, la tav val di Susa, il ponte sullo stretto, e tante altre assurdità sono sempre gli stessi. Si chiamano "amici di zio silvio". Per tutto il resto ti invito a rileggere i miei scritti precedenti, sia sul settore nucleare, sia sulla tav val di Susa, sia sul ponte sullo stretto. (a propisito prova a vedere anche "i piloni dello stretto". Una assurdità elettrica tra Calabria e Sicilia che risale agli anni 1950 e che non ha mai funzionato).- Cordialmente da d/b.-

    1 commento:

  • beduino31beduino31

    Pubblicato IL 06/08/2011, ORE 16:02

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    I carburanti fossili non dureranno in eterno e il giorno in cui non potranno far fronte

    alla sempre maggiore richiesta di energia non è lontano.

    In questi ultimi 50anni ci siamo cullati nell'oggi senza pensare al domani.

    I Signori del capitalismo energetico hanno boicottato la ricerca in campo soprattutto

    nucleare, sia nella fissione che nella, e più importante, fusione.

    L'avidità di denaro e di potere hanno offuscato la loro mente, senza rendersi conto

    che in tutto questo esiste un fine ultimo del quale loro hanno perso conoscenza.

    Disquisizioni filosofiche a parte, facciamo il punto della sistuazione:

    Le attuali centrali nucleari sono ormai obsolete,al di là dei sistemi di contenimento

    e allarmi di sicurezza, è la tecnologia basata sull'uranio ed il plutonio ad essere superata, al

    di là della propaganda di centrali di terza, quarta o ennesima generazione; soprattutto

    nei riguardi delle scorie di risulta.

    Va da sè che il sistema perfetto non esiste e comunque esistono dei rischi ma il rapporto importante

    è  rischi-benefici-costi (e investimenti).

    Condiderazioni sul Cesio:   Il cesio-137 (137Cs, Cs-137) è un isotopo radioattivo del metallo alcalino cesio che si forma principalmente come un sottoprodotto della fissione nucleare dell'uranio, specialmente nel reattore nucleare a fissione.

     Ha un'emivita di circa 30,17 anni, e va incontro a decadimento beta per emissione di raggi beta, formando un isomero nucleare metastabile del bario-137: il bario-137m (137mBa, Ba-137m). (Circa il 95 % del decadimento nucleare conduce a questo isomero. L'altro 5,0 % va a popolare direttamente lo stato di base, che è stabile.) Il Ba-137m ha un'emivita di circa 2,55 minuti, ed è il responsabile di tutte le emissioni di raggi gamma. Un grammo di cesio-137 ha una radioattività di 3,215 terabecquerel (TBq).[2]

    L'emivita (o tempo di dimezzamento) di un isotopo radioattivo è definita come il tempo occorrente perché la metà degli atomi di un campione puro dell'isotopo decadano in un altro elemento. L'emivita è una misura della stabilità di un isotopo: più breve è l'emivita, meno stabile è l'atomo

    Elementi radioattivi naturali

    Serie

    Isotopo di partenza

    Emivita (in anni)

    Isotopo stabile finale

    radio

    uranio-238

    4,47 · 10

    piombo-206

    attinio

    uranio-235

    7,04 · 10

    piombo-207

    torio

    torio-232

    1,41 · 1010 

    piombo-208

     

    In definitiva, la di là degli interessi delle varie lobbies interessate a intascare miliardi

    per ingrassare i loro componenti, prima di andare avanti per questa strada, va fatta una ricerca seria,

    veritiera e trasparente che sia un passo avanti per l’umanità..solo questo….

    1 commento:

  • dunebuggidunebuggi

    Pubblicato IL 01/08/2011, ORE 15:48

    Appassionato di

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    lun.01.08.11 - ri.leggo e ri.confermo quanto scritto in data dom.20.03.11 (indico la data dei miei scritti, proprio per ritrovarli subito). Le centrali nucleari producono energia a costi assai superiori delle centrali tradizionali idro e terno elettriche. Quindi sono assurde. Costa di più costruirle, farle funzionare, dismetterle. Teniamo presente: coloro che hanno cercato in tutti i modi di ostacolare il referendum di giugno, lo hanno perso in modo clamoroso. Si dimettano e paghino di tasca propria le spese referendarie.- Ciao da d/b.-

    provate a consultare i siti: - energoclub.it; - il portale del sole; - rai tre report; dedicati alla pericolosa assurdità delle centrali nucleari.-

    1 commento:

  • massimo926massimo926

    Pubblicato IL 01/08/2011, ORE 15:07

    Appassionato di salute e benessere

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    allora ..lo smaltimento delle vecchie centrali se lo pagano chi ne a avuto profitto .... sense chiedere altri soldi al popolo anno costruito il mare  e citta dove ce il deserto .. e non vogliono portare benessere al terzo mondo cosi chiamato .... ma che politica del c.......

    dio vede e provvede miei cariii

     

  • dunebuggidunebuggi

    Pubblicato IL 20/03/2011, ORE 09:51

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    dom.20.03.11 - ciao da d/b. Hai presente una bicicletta. La dinamo o alternatore produce la energia elettrica. La ruota o turbina la pone in rotazione. Ripeto ciò che produce la energia elettrica è il generatore (dinamo o alternatore). Per farlo girare esistono vari modi. - un motore come nei gruppi elettrogeni di emergenza. - una turbina idraulica come nei fiumi. - una turbina a vapore come nelle centrali termiche. Immagina una pentola a vapore con il fuoco sotto. (legna, metano, petrolio, ... uranio). Quando l' acqua bolle viene prelevato il vapore ed inviato alla turbina. Poi ritorna alla pentola per scaldarsi una seconda volta. Però: se usi carbone, petrolio, metano, basta spegnere il fornello e tutto si raffredda. Con il combustibile nucleare, una volta partita la reazione, non si può più spegnere. (i fatti lo dimostrano). Ora è assurdo costruire centrali atomiche che costano assai più di quello che producono. Sarebbe come se un falegname usasse un martello di oro anziché di ferro per piantare dei chiodi. Secondo esempio: supponiamo di avere una auto che costa 10.mila comperarla, 11.mila mantenerla, 12.mila rottamarla. Il finale quanto (tanto) ci costa la vettura e quanto (poco) ne ricaviamo. Ripeto: nelle centrali atomiche si usa uranio per far bollire una "pentola" di acqua che andrà a produrre vapore. Rischi, pericoli, costi enormi, tempi lunghi per costruire (circa quindi anni) mentre noi abbiamo bisogno subito. Passiamo al solare. Prova a visitare un bel sito, si chiama il portale del sole. In chiusura consiglio di visionare le interessanti puntate di Rai Tre Report dedicate alla pericolosità, alla assurdità, ed a certi interessi. Cordiali saluti da d/b   

    1 commento:

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