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  • Risposta a: ianpaolowsky

    La storia della famiglia Scajola e quella della vita pubblica di Imperia si intrecciano strettamente.

    Il padre, Ferdinando, molto legato a De Gasperi e a Mons. Tardini, futuro Segretario di Stato di Giovanni XXIII, fu il fondatore a Imperia della Democrazia Cristiana nel dopoguerra, per un decennio Segretario Provinciale del Partito e sindaco di Imperia; il fratello maggiore, Alessandro, parlamentare per due legislature e sindaco anch'egli.

    Di Claudio Scajola si può dire che la politica sia stata simbolicamente nel suo destino fin dalla nascita: a tenerlo fra le braccia nel giorno del Battesimo è Maria Romana De Gasperi, figlia dello statista trentino al quale l'Italia deve la rinascita post-bellica.

     La politica certamente è stata per lui una vocazione precocissima: mentre compie gli studi al Liceo Classico De Amicis, nonostante la perdita prematura del padre, e forse anche mosso proprio dalla volontà di seguirne l'esempio, a soli 14 anni fonda con alcuni compagni di scuola il "Gruppo Studentesco", di ispirazione cattolica moderata.

    Scajola, che avrebbe poi militato nel Movimento Giovanile della DC, giungendo a far parte della Direzione Nazionale, negli anni '60 sarà uno dei protagonisti della vita politica giovanile a Imperia, in dura contrapposizione alla sinistra. Laureato in giurisprudenza all'Università di Genova.

    Dirigente dell'INADEL (oggi INPDAP), ad Imperia comincia giovanissimo la propria esperienza di amministratore pubblico. Nel 1975 è chiamato a presiedere l'Ospedale regionale di Costarainera, ove mette in luce le sue doti di concretezza e di efficienza organizzativa: un Ospedale in condizioni di serio degrado si trasforma in pochi anni in una struttura sanitaria all'avanguardia in Liguria.

    Da qui alla Presidenza della neocostituita USL Imperiese il passo è breve e scontato. Si era sposato, nel frattempo, con Maria Teresa Verda ed era diventato padre di due figli,  Lucia e Pier Carlo. Alla moglie e ai figli, come d'altronde alla madre Maria Vittoria, che lo ha cresciuto, rimarrà sempre legatissimo.

  • Risposta a: zlatanio9

    CIao in questo bellissimo video da Youtube le prove di anni di ruberie, bilanfci truccati, doping e corruzione targati Inter

     

  • Risposta a: kia.ora

    In rete si trova già questo video promo: tutti i maggiori giganti della rete italiana sono impegnati in questa iniziativa.

  • Risposta a: titire_tu

    l'iPad sicuro disoponibile a fine marzo in Italia e in tutto il mondo con la versione normale, il 3g ad aprile. Occhio alla dritta però: a fine febbraio su ebay dovrebbero circolare i primi modelli clandestini di test ;))))

  • Risposta a: patapon1

    Apple ha illustrato le applicazioni costruite ad hoc per il nuovo tablet iPad "front and center," disponibili su App Store.

    Sul palco, Apple ha invitato Gameloft, il New York Times, Brushes (painting app), Electronic Arts.

    Per leggere il giornale NYT, si può effettuare lo scroll da sinistra a destra, salvare gli articoli a una lista di lettura (che si può sincronizzare con l'iPhone per leggere più tardi); inoltre cliccando su update, il New York Times si aggiorna in automatico alle ultime news e storie.

    In alto a sinistra un bottone conduce a iBook Store. L'utente può scaricare i libri per il suo iPad: titoli di Penguin, Harper Collins, Simon and Schuster, MacMillan e Hachette.

  • Risposta a: edwardfoster

    Sto Ipad non è niente di innovativo, in pratica una fusione iPhone/MacBook.

    • 1,2 centimetri di spessore, 750 grammi;
    • display IPS da 9.7 pollici;
    • chip Apple A4 da 1 GHz;
    • schermo multitouch, full-screen;
    • accelerometro, bussola, altoparlante, microfono;
    • Memoria flash che varia da 16GB fino a 64GB;
    • Connettività: 3G, Wifi 802.11n e Bluetooth 2.1
    • Batteria: in uso 10 ore e 1 mese di stand by garantito

    Le applicazioni per iPhone e iPod touch, funzionano anche su iPad ma il vantaggio è quello di poter giocare con uno schermo molto più ampio e una risoluzione maggiore. Inoltre si è discusso anche su gli e-books che avranno un ruolo fondamentale in questo nuovo prodotto.

  • Risposta a: franknfurter@v

    Anche se "fonti qualificate in Procura sgranano gli occhi: 'Politici? Per carità, un falso'. "Le indiscrezioni, riferisce La Repubblica, parlano di "dodici nomi, privi di un qualsiasi straccio di riscontro negli atti di indagine".

    Per almeno tre dei quattro carabinieri arrestati perchè accusati del ricatto ai danni dell'ormai ex governatore del Lazio "si comincia a scoprire ora, Marrazzo non era esattamente il loro primo lavoretto. Buttare giù le porte delle alcove" era "una routine", secondo le testimonianze che alcuni stanno rendendo agli inquirenti. "Perchè - dicono ancora i testimoni - del gran traffico di politici e uomini di nome in quel condominio" di via Gradoli "la 'squadretta' ha sempre saputo"

  • Risposta a: franknfurter@v

    Si pensa che grazie a vari indizi emersi nel corso delle indagini del caso Marrazzo  ci fosse l’esistenza di nomi di politici (due ex ministri) e uomini di spettacolo o comunque gente nota ai più, sul “taccuino” dei quattro agenti della stazione Trionfale ora in carcere a Regina Coeli in regime di massima sicurezza e sorveglianza, insomma in stato di assoluto isolamento.

    Si parlava di importanti motivazioni che giustificherebbero le voci riguardo la presenza di altri “nomi noti”, politici e non.

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