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  • Risposta a: senzanotte

    Su questo argomento ti consiglio di leggere un articolo del dottor Francesco Perugini Billi dal titolo Latte scremato perché farsi del male? Dai risultati emerge che è proprio l’eliminazione del grasso dal latte che aumenta l’effetto cancerogeno.Uno studio americano che ha coinvolto 3.600 uomini ed è durato 10 anni, ha messo in evidenza che più i soggetti consumavano latticini, più alto era il rischio di contrarre il tumore alla prostata e viceversa.Analizzando il tipo di latticino, i ricercatori si sono accorti che il rischio di tumore era alto solo con i latticini “magri” o “scremati” (compreso il latte) , e non con quelli “interi”.Addirittura, il consumo di latte intero in qualche modo proteggeva dal cancro.La spiegazione sta nel fatto che il grasso del latte contiene le vitamine D e A, necessarie per l’assorbimento del calcio e delle proteine Senza queste vitamine, il calcio e le proteine hanno difficoltà ad entrare nel corpo; ma anche se sono in eccesso possono  fare dei seri danni e al latte scremato in genere  l’industria alimentare aggiunge intenzionalmente altro calcio (perché il calcio fa tanto bene alle ossa...in realtà fa bene alle vendite).I pericoli del latte scremato non finiscono qui. Gli scienziati di Harvard, ad esempio, hanno osservato un legame tra il consumo di latticini magri e l’aumento del rischio di infertilità nelle donne.Nelle donne tra i 24 e i 42 anni, che consumavano due o più porzioni di latticini magri al giorno, come latte e yogurt, l’infertilità aumentava dell’85% rispetto alle donne che consumavano quantità inferiori. Al contrario, l’aggiunta di una porzione giornaliera di latte intero riduceva il rischio di infertilità di oltre il 50%. Questo perchè nel latte scremato viene meno un fattore liposolubile che stimola la funzione ovarica. Un altro studio mostra un legame tra il rischio di tumore all’ovaio e il consumo di latte scremato o parzialmente scremato. Su oltre 80.000 donne, si è visto che quelle che consumavano una o più porzioni di latte scremato o parzialmente scremato al giorno avevano un rischio di tumore ovarico  superiore del 32% rispetto alle donne che ne consumavano meno di tre porzioni al mese.Inoltre, Robert Cohen nel suo libro Milk, spiega:«Ogni bicchiere di latte di mucca raddoppia la quantità dell’ormone IGF-1 nel corpo umano, sostanza che sostiene l’aumento di dimensioni del cancro». L’informazione ormonale del latte, quella della crescita veloce (utile al vitello che cresce fino a 300 Kg in pochi mesi) potrebbe avere a che fare con la crescita veloce di cellule come fibromi, sarcomi, cancri.ll latte vaccino può essere sostituito con i latti vegetali come il latte di soia, di riso, di avena, di mandorle. In particolare il latte di soia è ricchissimo di proteine. Magari bevuto da solo non ha un gusto piacevole ma accompagnato con caffè o cacao diventa più appetibile.

     

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