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  • Risposta a: giuliana93

    da ricerche su Virgilio:

     

    Lo stato, in una democrazia totalitaria, ha il potere di intervenire in relazione alla maggior parte (quasi la totalità) degli aspetti concernenti la vita degli individui sotto la sua giurisdizione territoriale. Per giustificare questo potere così esteso, la democrazia totalitaria ha fatto proprio il mito della volontà generale in quanto espressione della maggioranza. Sarebbe più corretto affermare che, attraverso il mito della volontà generale, gli individui non contano per nulla mentre i generali (vale a dire, l'élite militare, l'élite politica, l'élite economica, ecc.) contano per tutti. La forza del numero (dominio della maggioranza elettorale) si trasforma nel diritto dei pochi (dominio della minoranza reale) di imporre decisioni di largo raggio a tutti i cittadini.;che sono poi le caratteristiche principali della attuale democrazia totalitaria, vale a dire statocrazia, - minocraziaIl sentimento personale di impotenza a cambiare la situazione politica attraverso il voto per partiti che ripropongono sempre le stesse idee e gli stessi comportamenti, ha ingenerato disillusione e disaffezione nell'elettorato.Questo significa che una minoranza compatta può dominare, attraverso l'apparato statale, una intera società. Se soltanto il 60% delle persone va alle urne, in un sistema maggioritario con due partiti, il 31% dell'elettorato può imporre la sua volontà al restante 69% dei cittadini; con tre partiti in competizione, il 21% dell'elettorato può controllare un paese attraverso una élite designata.Questo 21% può conferire ad un partito una enorme maggioranza parlamentare di modo che non tutti i voti dei rappresentanti popolari sono necessari per la promulgazione di una legge. Di modo che, in una sorta di bamboline russe o scatoline cinesi, il potere viene esercitato da piccolissime componenti all'interno dell'apparato (il centro nevralgico) mentre le entità più grandi e maggiormente esposte a sguardi indiscreti (ad es. il Parlamento) svolgono solo la funzione di copertura "democratica" e di scudo protettivo (ad es. di giustificazione per qualsiasi tipo di provvedimento, basta che sia votato dal Parlamento).Analizzerei a questo punto le leggi che i vari governi che si sono susseguiti hanno approvato in questi ultimi dodici anniLa ciliegina sulla torta l’accordo sullo sbarramento

  • Risposta a: dextermorg

    sicuramente complotto

    e noi italiani ne sappiamo qualcosa a cosa sono serviti anni di terrorismo stragista in Italia e tutti sanno chi c'era dietro

    anche se si è cercato e si cerca ancora di nascondere i mandanti.

  • Risposta a: lantiislam

    Non ti preoccupare che con la crisi in atto loro i "politicanti"lo rischiano il posto eh..se lo rischiano!!

    aspetta che l'italiano svegliandosi una mattina si accorge di non avere latte in frigorifero e la dispensa vuota e vedrai se la "casta" dormirà sogni tranquilli!

    Non credere che se prendono qualche provvedimento per evitare che ciò avvenga lo fanno per il bene del popolo,in tutto il pianeta i governi si stanno muovendo per conservarsi il loro posto nella "casta" e i loro privilegi.

    Per la domanda: La crisi e i politici
  • Risposta a: oldman44

    perchè sono gli unici ,diciamo lavoratori (sich!) che si autodeterminano lo stipendio senza contrattarlo con noi che siamo i loro datori di lavoro

    Ma è costituzionale questo ?

     

  • Risposta a: azkn858

    questa è una crisi generate tra guerre "bande di mafiosi" (non crederete che la mafia sia solo quella a delinquere?...)

    la madre di tutte le mafie è "l'economia"

    ma come sempre quando si verificano le guerre a pagarne le conseguenze non sono coloro che le generano ma i civili (noi)

     

    Per la domanda: crisi economica o sociale?
  • Risposta a: minoldo63

    {#emotions_dlg.wink}I politici in genere hanno solo la bocca !

  • Risposta a: ilmondocambia

    se i soldi destinati al meridione,non tornassero come un bumerang da dove sono partiti attraverso i più svariati canali (come ad esempio in questi giorni sta venendo fuori che ristoranti e alberghi sparsi in tutto il mondo provengono dalle famiglie mafiose del sud che sappiamo da dove vengono i soldi appalti-subappalti-sub-sub appalti ecc ecc dove navigano convivenze politiche)

    molto probabilmente quei problemi che sono diventati storici da una parte e vergognosi dall'altra ,si sarebbero risolti da dopo l'unità d'Italia.

  • Risposta a: hercules59

    penso che tutte le azioni possano essere discusse

    nel caso di Israele penso che anche io che per principio non sono antisemita,ma non sono neanche anti-mussulmano,anti-cattolico e così di seguito,mi sono trovato a criticare certe scelte di Israele,come sullo stesso piano mi sento di criticare le scelte palestinesi

    Ovviamente ho criticato l'ultimo attaco di Israele trovandolo un "eccesso di legittima difesa"

     

Ultimi commenti

  • Commento a: mariaaa58

    E' arcinoto che democrazia, derivando dal greco demokratía (termine a sua volta composto da dêmos "popolo" e krateîn "comandare"), significa letteralmente "potere del popolo" e afferma, più in generale, il principio della sovranità popolare nelle scelte pubblicheColoro che sono temporaneamente chiamati a svolgervi un importante ruolo di direzione politica non ne sono i proprietari, ma i servitoriLa lettura di questi che dovrebbero essere principi “universali” delle democrazie rende ancora più”imbarazzante” il confronto con la realtà che viviamoE’ di questi giorni la notizia che il nostro governo abbia detto si al nucleare contraddicendo la volontà del popolo che dovrebbe rappresentare (in varie forme, specie il diritto di voto (art. 48 Cost.), mediante il quale ogni cittadino sceglie i propri rappresentanti a cui viene delegata la responsabilità di rappresentarne ideali e progetti condivisi;quindi non sudditanza, ma delegante) E ancora:l’elettore delega il proprio candidato a precisi compiti e ad una precisa “appartenenza”;Nella realtà si verificano fatti che secondo norme contrattuali (,perché per chi non lo sapesse il rapporto delegante e delegato è una forma di contratto basato sulla fiducia),potrebbero essere portati in tribunaleDue esempi per tuttiA)io voto un candidato appartenente alla lista”tal dei tali” ,dopo la sua nomina il mio delegato a rappresentare me e il partito in cui credo cambia idea e va nella lista “tal dei quali”contravvenendo al contratto che lui mi ha proposto chiedendomi di rappresentarmiB) Il candidato chiede di rappresentarmi: alla provincia,al comune..eccBene!io come tanti gli diamo mandato di rappresentare le nostre istanze territoriali in quel contesto specificoAvuto il mandato il mio delegato, per ordine di “scuderia” ,viene mandato in un altro contesto che non solo non rappresenta più la mia volontà ,ma non rappresenta nemmeno la volontà degli elettori del contesto territoriale dove è stato mandato

    “Per noi comunisti la passione non è finita. Ma per gli altri? Non voglio dar giudizi e mettere il piede in casa altrui, ma i fatti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l'iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un "boss" e dei "sotto-boss". ……..

    I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali. Per esempio, oggi c'è il pericolo che il maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, cada in mano di questo o quel partito o di una sua corrente, ma noi impediremo che un grande organo di stampa come il Corriere faccia una così brutta fine. Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le "operazioni" che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un'autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un'attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti

     

    Mi consentirà di risponderle ordinatamente. Anzitutto: molti italiani, secondo me, si accorgono benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi (magari dovuti, ma ottenuti solo attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti) o sperano di riceverne, o temono di non riceverne più. Vuole una conferma di quanto dico? Confronti il voto che gli italiani hanno dato in occasione dei referendum e quello delle normali elezioni politiche e amministrative. Il voto ai referendum non comporta favori, non coinvolge rapporti clientelari, non mette in gioco e non mobilita candidati e interessi privati o di un gruppo o di parte. È un voto assolutamente libero da questo genere di condizionamenti. Ebbene, sia nel '74 per il divorzio, sia, ancor di più, nell'81 per l'aborto, gli italiani hanno fornito l'immagine di un paese liberissimo e moderno, hanno dato un voto di progresso. Al nord come al sud, nelle città come nelle campagne, nei quartieri borghesi come in quelli operai e proletari. Nelle elezioni politiche e amministrative il quadro cambia, anche a distanza di poche settimane.

    Per una risposta chiara alla sua domanda, elencherò per punti molto semplici in che consiste il nostro essere diversi, così spero non ci sarà più margine all'equivoco. Dunque: primo, noi vogliamo che i partiti cessino di occupare lo Stato. I partiti debbono, come dice la nostra Costituzione, concorrere alla formazione della volontà politica della nazione; e ciò possono farlo non occupando pezzi sempre più larghi di Stato, sempre più numerosi centri di potere in ogni campo, ma interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo, controllando democraticamente l'operato delle istituzioni………..”

    E:BERLINGUER

    La Repubblica 28 luglio 1981

  • Commento a: giuliana93

    A dire la verità era solo un esperimento

    Volevo vedere cosa ne pensavano i miei amici di genio di un sogno del genere

    Non molto per la verità

    Ritengo l'esperimento fallito

    grazie comunque

  • Commento a: foorzarooma

    grazie e colgo l'occasione per augurare a tutti un sereno anno nuovo

  • Commento a: nickname4800

    ti ringrazio !

    carlo

  • Commento a: napoli414

    che le chiese,tutte,non impongano ma propongono penso sia un eufemismo

    se non fosse così qualcuno dovrebbe spiegarmi allora come mai mia madre cattolica osservante ha dovuto fare otto figli perchè la chiesa si rifiutava di dargli l'assoluzione se avesse preso delle precauzioni (preservativo)durante un NATURALE rapporto sessuale

    otto figli!

    a Napoli con mio padre che si arrangiava perchè non aveva lavoro e il sottoscritto a 9 anni andava in giro per salumerie a vedere chi ci dava un pezzo di pane con "la carta" (per chi non conosce la carta a debito) perchè vedevo le mie sorelle vomitare per la fame

     

    ,pensa che l'ultima figlia è nata quando facevo il militare

    E' sempre Dio che vuole questo,o sono gli uomini che lo traducono a loro uso e consumo?

    vedi caro fratello nessuno mai mi convincerà dell'esistenza di un Dio così vendicativo da imporre certe regole o che condanni a morte un omossessuale che è una sua creatura in tutte le sue espressioni,solo perchè gli uomini hanno paura di affrontare la natura per quella che è.

  • Commento a: napoli414

    Le opinioni sono un fatto individuale,come la fede

    La nostra storia e di conseguenza le nostre scelte di vita ne sono la risposta

    Ho sempre detto che ritengo le religioni ,tutte,un ostacolo a vivere Dio nella sua pienezza di cui la variegata natura dell'universo nè glorifica e ne dimostra l'esistenza.

    Le regole imposte dalle leggi umane sono una variabile purtroppo legate esclusivamente al potere nelle sue diverse espressioni e : ai tempi ,alla "moralità" che spesso è un alibi di comodo per imporre terrore,a un "sentire "comune fruttodi propaganda mediatica.

    E' vero che la procreazione è legata ad un atto sessuale etero,è indiscusso,ma è anche vero che il suo esprimersi non è più legato esclusivamente a questa finalità,ma nel tempo si è capito finalmente che è anche una espressione d'amore di due individui

    Vedi se Dio è amore,come penso,non credo e non ho mai creduto che abbia posto dei limiti alle espressioni che lo caratterizzano.

    Come amo mia moglie e i figli che questo amore mi ha dato,penso che se avessi scelto di vivere una vita diversa ,o che se la mia natura mi avesse "imposto" delle scelte diverse avrei sicuramente amato con la stessa intensità e avrei provato gli stessi desideri

    Avrei peccato,e secondo quale religione?

    quali condanne:l'esilio sociale,il perdono dopo la confessione e la "redenzione" o la pena di morte?

    Dio secondo te vuole questo?

     

     

     

  • Commento a: napoli414

    una domanda

    Se Dio è creatore dell'universo e di tutte le creature che ne glorificano la sua esistenza,proprio per la varietà che lo contraddistingue,come mai "siete "così accaniti contro una sua creatura?

    E' senza dubbio vero che la procreazione è affidata secondo il dettato della Bibbia e della natura al maschio e la femmina,ma questo cosa centra con l'amore che due esseri,anche dello stesso sesso possano provare?

    Quando Dio attraverso la voce degli uomini,e in particolare di Cristo,che secondo i dettati del cristianesimo e lo stesso Dio che si è fatto uomo parla di amore non ne fa un distinguo

    Semmai il distinguo e non solo per i gay,ma per tutte le diversità lo fa l'antiuomo che ne accuisce e ne determina i confini,proprio per aver ragione sul Bene

    prova ne è il fatto che il male nasce proprio nell'anteporre le proprie ragioni alle ragioni degli altri

    modelli comportamentali che dettano i confini che Dio non ha posto,anzi nell'evoluzione delle specie semmai ha abbattuto.

  • Commento a: clau710

    vedi amica mia la mia domanda era precisa,poi come succede nelle migliori tradizioni ha preso strade imprevedibili.

    Io avevo domandato :"a te che leggi la domanda è sembrato giusto che il Vaticano non abbia sottoscritto la depenalizzazione del reato di omosessualità che in certi paesi è punito con la carcerazione e perfino con la pene di morte? punto

    e ancora :ti è sembrato giusto che sempre il Vaticano il giorno della giornata mondiale a dedicati ai disabili non abbia sottoscritto un documento in loro favore,solo perchè non c'era una clausola che vietava l'aborto? ripunto

    non dal punto di vista di fede in Cristo,ma dal punto di vista puramente politico della Chiesa.