0 2 1 0 0 0 0 0

Ultime domande

  • Non hai inserito nessuna domanda!

    Il Team di GENIO

Ultime risposte

  • Risposta a: rotototom

    Questa buonissima torta di mele non contiene grassi, è povera di colesterolo e, sostituendo lo zucchero col fruttosio o col dolcificante, diventerà anche a basso indice glicemico.Linguaccia   TUCCHETTO: montare moooolto bene i tuorli con lo zucchero, il dolce risulterà molto soffice e leggero   *

    • Uova - 1
    • Zucchero - 50 g
    • Farina - 100 g
    • Latte parzialmente scremato - 1/2 bicchiere
    • Lievito in polvere - 1 cucchiaino
    • Uva sultanina - 2 cucchiai
    • Mele ranette - 1
    • Cannella - 2 cucchiaini
    • Succo di 1/2 limone
    • Scorza grattugiata di un limone

     

    1. Far rinvenire l'uvetta in acqua tiepida
    2. Scogliere nel latte il lievito
    3. Preriscaldare il forno a 180°C.
    4. Sbucciare ed affettare la mela e cospargerla con la cannella
    5. Battere il tuorlo con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso e gonfio
    6. grattare dentro la buccia del limone, opportunamente lavato
    7. versarvi il succo di limone e il latte in cui avrete sciolto il lievito e poi cominciare ad unire gradatamente la farina mescolando in continuazione battendo con una frusta o con il mixer
    8. Ungere una tortiera di 22 cm di diametro oppure disporre sul fondo e sulle pareti la carta da forno.
    9. Montare a neve ben ferma la chiara dell'uovo con un pizzico di sale e aggiungerla delicatamente all'impasto con movimenti dall'alto verso il basso con un cucchiaio di legno.
    10. Versare l'impasto nella tortiera
    11. disporre sulla superficie le mele e l'uvetta ben strizzata.
    12. Infornare per 30-35 minuti o fino a quando la superficie non assume un bel colore dorato.
    13. Far raffreddare bene prima di toglierla dalla tortiera.

  • Risposta a: skylineit

     

    Durante ogni tipo di rapporto non protetto è possibile contrarre una malattia a trasmissione sessuale (MST).  Negli ultimi anni l’incidenza delle MST è cresciuta drammaticamente, portando gli esperti a parlare di “epidemia”, anche perché oggi è più probabile che in passato avere più di un partner sessuale.

    Le MST inoltre sono un killer silenzioso, perché spesso non provocano sintomi, o, se li causano, possono facilmente essere confusi con quelli di altre malattie non a trasmissione sessuale. E’ possibile quindi che una persona infetta contagi il partner senza neanche saperlo. Infine, quando riconosciute e trattate per tempo, la maggior parte delle MST é facilmente curabile,  ma se trascurate, possono causare gravi conseguenze,  fra cui anche la sterilità.

    Ma quali sono le principali malattie a trasmissione sessuale? Fra esse si annoverano:

    • La chlamidia, oggi l’infezione genitale più diffusa negli Stati Uniti e in Inghilterra.

    Causata da un microrganismo che si diffonde esclusivamente per via sessuale, provoca sintomi quali prurito, leucorrea e bruciore durante la minzione. Spesso però è completamente asintomatica e per la sua possibile diffusione dalla vagina all’utero, alle tube e alle ovaie (malattia infiammatoria pelvica o PID), può causare dolori pelvici, aumentare il rischio di gravidanze extrauterine e portare alla sterilità

     

    • I condilomi, causati dal virus del papilloma umano (o HPV).

    Hanno un’incubazione variabile, da un mese ad anni, e si manifestano più frequentemente nei periodi di stress. Sono piccole escrescenze carnose, che possono crescere fino ad assumere a volte un aspetto appuntito (si parla allora di condilomi acuminati) o addirittura a cavolfiore. Possono causare prurito e dolore durante i rapporti, ma soprattutto sono associati ad un rischio aumentato di carcinoma del collo dell’utero.

    • L’herpes genitale, causato dal virus herpes simplex.

    L’infezione provoca la comparsa di vescicole a grappolo che, rompendosi, danno luogo ad ulcere minzione. È un’infezione molto dolorosa e contagiosa, che può essere trasmessa anche dalla madre al feto, con gravi danni per la salute del nascituro. estremamente dolorose, tanto da rendere impossibile il rapporto e, a volte, anche la

    • La sifilide, una malattia oggi fortunatamente rara, ma ancora presente.

    L’agente eziologico è il Treponema pallido: qualche settimana dopo il contagio, si formano ulcere non dolorose a livello genitale che vanno incontro ad involuzione spontanea. Se non riconosciuta e curata, può evolvere in forme secondarie e terziarie, con coinvolgimento anche del sistema nervoso centrale e danni gravissimi (fino alla demenza).

    • La gonorrea, causata dal gonococco.

    I sintomi più comuni sono perdite maleodoranti e minzione difficoltosa o dolorosa; le complicazioni più importanti e frequenti riguardano la donna e sono, come per la chlamidia, dolori pelvici, sterilità e aumento del rischio di gravidanza extrauterina.

    L’arma più efficace contro le malattie a trasmissione sessuale è ovviamente la prevenzione, vale a dire un uso corretto del profilattico: ma cosa fare comunque se si teme di avere avuto un rapporto a rischio?

    In primo luogo è bene evitare di effettuare lavande vaginali interne dopo il rapporto sia perché faciliterebbero la risalita di eventuali germi nell’utero, aumentando quindi il rischio di PID.  Sia perché, rimuovendo la normale flora batterica della vagina, che esercita un effetto protettivo, la rendono più suscettibile all’attacco dei germi patogeni. È inutile inoltre ricorrere empiricamente ad una terapia a base di antibiotici, che potrebbe essere inefficace contro l’agente patogeno in questione (soprattutto se di origine virale).

    Cosa fare?

    L’unica cosa da fare in questi casi è rivolgersi al proprio ginecologo, anche in assenza di sintomi, per poter concordare la strategia migliore da seguire. Iinfine, per le donne sessualmente attive, sarebbe utile anche effettuare dei check-up periodici per le MST soprattutto quando si cambia partner

    Articolo della mia amica - Manuela M.- Ostetrica a Tolentino ( Macerata)

     

Ultimi commenti