Lo sfogo di Erika De Nardo: "Non trovo lavoro, la gente mi riconosce e mi tormenta". Cosa ne pensate? E' giusto che si riscostruisca una vita?

Dopo aver scontato 11 anni di carcere per l'omicidio di mamma e fratello Erika De Nardo è tornata libera nel 2012. Quando uscì dal carcere pensò di fare la volontaria in una missione africana. Poi ha preferito rimanere a Brescia e coltivare l’amore per i cavalli maturato negli anni in galera.

 

Tempo fa Erika in una intervista a Libero avrebbe raccontato i suoi progetti "Erika dice che vuole trovarsi un lavoro, diventare economicamente indipendente, e questo non ci sembra affatto stonato, anzi, diremmo che è il primo passo, questo sì, verso una vita normale. Staccarsi dal padre, come fanno tutte le figlie normali". Ma sulle pagine della Stampa la ragazza si sfoga perchè non riesce a trovare occupazione "Non riesco a tenermi un lavoro per colpa della gente che mi riconosce e mi tormenta". E ribadisce che non esiste più il mostro che la notte di 12 anni fa compì il massacro di Novi Ligure "Non ne posso più, non sono più quella persona". 

 

Cosa ne pensate? Forse è solo questione di tempo? E' possibile ricostruirsi una vita lasciandosi alle spalle un passato come il suo?

loretta80loveloretta80love

Pubblicata IL 11/01/2013, ORE 11:03 | Aggiornata IL 11/01/2013, ORE 11:05
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    pontello-69pontello-69

    Pubblicato IL 11/01/2013, ORE 11:36

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    In America a quest'ora ti avevano già fritto sulla sedia elettrica, ma che vai farneticando pazza assassina? Ringrazia la giustizia di questa repubblica delle banane e questi luridi giornalisti d'accatto che ti danno ancora voce! Vergogna!

    16 commenti:

    • ny2009ny2009

      Pubblicato IL 16/01/2013, ORE 11:35

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      C'E' SBAGLIO E SBAGLIO E PER QUANTO NON DIMENTICHI CHE I MIEI GENITORI MI HANNO IMPOSTO SCELTE DI STUDIO E LAVORO CHE MI HANNO ROVINATO LA VITA NON MI SOGNEREI DI UCCIDERLI!!! L'UNICO CASO IN CUI UCCIDEREI SAREBBE SE QUALCUNO TENTASSE DI UCCIDERE, O FERIRE, ME O MI CAUSASSE GRAVI DANNI IN UN INCIDENTE...MA IL MOSTRO CHE MOTIVI AVEVA? SEMPLICI SCHERMAGLIE ADOLESCENZIALI CON LA MAMMA? GELOSIA NEI CONFRONTI DEL FRATELLINO? QUANTI ADOLESCENTI HANNO GLI STESSI PROBLEMI E NON UCCIDONO LA MAMMA ED IL FRATELLINO? FOSSI IL PADRE MI RIFAREI UNA FAMIGLIA CON UN'ALTRA DONNA E SAREI IL PRIMO A CHIEDERE IL CARCERE A VITA PER QUEL MOSTRO!

    • pontello-69pontello-69

      Pubblicato IL 16/01/2013, ORE 21:35

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      Nel frattempo il trambusto generatosi ha attirato Gianluca (il fratellino di Erika) che dal piano superiore dove stava preparandosi a fare il bagno è sceso al pian terreno dove ha assistito atterrito all'omicidio della madre. Gianluca viene colpito una prima volta al piano terra dalla sorella, come dimostrato da uno schizzo di sangue del bambino rinvenuto sul cavo del telefono della cucina. Dopodiché Erika convince il fratello a seguirla al piano superiore cercando di calmarlo. Gocce di sangue della giovane vittima vengono rinvenute anche sulle scale che conducono al primo piano, segno che Gianluca è risalito al piano superiore quando era già stato ferito. I piedi dei due assassini lasciano tracce sulle scale, c'è sangue anche sul muro, il segno delle mani dei due che si appoggiano per agevolare la corsa (indice secondo i giudici di una manifesta furia omicida). Piccole gocce cadono dai coltelli. Erika porta il fratellino in bagno con la scusa di aiutarlo a lavarsi e medicargli la ferita, ma Gianluca, in preda al panico, fugge e cerca rifugio nella camera di Erika ed è qui che riceve ulteriori coltellate. Nel frattempo, per evitare che i vicini udissero grida, Erika alza al massimo il volume dello stereo, sulla cui manopola vengono rilevate altre tracce ematiche. Nei piani dei due assassini probabilmente non vi era l'eliminazione di Gianluca, ma la sua presenza imprevista sulla scena del crimine e la sua reazione ne hanno fatto uno scomodo testimone. Forse dopo un veloce conciliabolo viene presa la decisione di eliminarlo. Nel frattempo Gianluca con le poche forze rimaste scappa e cerca rifugio nel bagno. È la fine. Inizialmente, Erika cerca di fargli bere del topicida (resti di una polvere azzurra poi risultata essere un topicida furono rinvenuti vicino alla vasca da bagno, nel pianerottolo del piano superiore, e nelle scale), poi lo butta nell'acqua della vasca e tenta di affogarlo. I fidanzati, forse perché presi dal panico non riescono però nel loro tentativo di affogare Gianluca (che si difende disperatamente riuscendo anche a ferire Omar mordendolo nella zona della prima piega interdigitale della mano destra procurandogli una ferita sanguinante), ma avendo con sé ancora uno dei coltelli usati per uccidere Susy, ricominciano a colpirlo. La furia dei due giovani diventa bestiale. Colpiscono di nuovo e serviranno in tutto ben 57 coltellate, per farlo smettere di agitarsi dopo almeno un quarto d'ora d'agonia. I due ragazzi tornano al piano terra. Sul sangue che imbratta le scale sono rimaste impresse le impronte dei piedi che ripercorrono la stessa strada in discesa. E accanto altre goccioline cadute dai coltelli. “Piccole macchie rotonde - puntualizza un investigatore - tipiche dello sgocciolamento”. Tra i due scoppia una discussione circa l'opportunità di aspettare il rientro del padre della ragazza per uccidere anche lui. Erika insiste ma Omar sostiene di essere troppo stanco e le replica: "Se vuoi, uccidilo da sola". Dopodiché i ragazzi cercano di lavare il sangue, ma non ci riescono. Lavano comunque le armi per nascondere le impronte. Un coltello lo chiudono in un sacchetto insieme a un paio di guanti. L'altro resta nella casa, sul pavimento della cucina. Alle 20.50 si dividono. Omar esce dalla porta principale. Un testimone lo nota perché ha i pantaloni sporchi di sangue. “È andato via in motorino”, racconta il giorno dopo ai carabinieri. Erika passa invece dal garage. I suoi piedi lasciano le impronte sul pavimento e anche in questo caso gli esami confermano: sono le tracce lasciate da una persona che non corre, ma cammina. Dopo aver inferto, insieme al fidanzato, 97 coltellate a madre e fratello.

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  • dune-buggidune-buggi

    Pubblicato IL 12/08/2015, ORE 20:26

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    ad una simile criminale bisogna togliere le ovaie ed i seni per impedirle a vita di non generare altri sventurati. Ucciderla è troppo facile e non vi è divertimento. Farla vivere nella miseria e nel disonore (senza ovaie e senza seni) è decisamente divertente.

  • maria3231maria3231

    Pubblicato IL 11/08/2015, ORE 00:04

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    io cm tutti non so se esiste l'inferno:  ma se esiste tu ti sei guadagnata un posto in prima fila.. non esiste redenzione puoi frequentare chiese oratori di non ti perdonera mai se esiste un dio tranquilla i massacri non li perdona solo  l inferno prende gli assassini cm te

  • dune-buggidune-buggi

    Pubblicato IL 13/02/2015, ORE 16:25

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    potrebbe lavorare come ... infilatrice di aghi  

  • omar289omar289

    Pubblicato IL 12/02/2015, ORE 19:38

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    Certo che  ci si puo lasciare alle spalle un passato come il suo

    All ora era solo una bambinA

  • emil-bemil-b

    Pubblicato IL 31/01/2013, ORE 19:27

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    maledetta lei ma ancor più maledetti i giudici che creano queste assurde situazioni.....97 coltellate alla madre e l'aver accoppato il fratellino non sono cose da perdonare.

  • syd671syd671

    Pubblicato IL 31/01/2013, ORE 11:10

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    Anche sua madre e suo fratello non sono più .Lei può anche non essere più quella persona , ma quello che ha fatto rimarrà per sempre .

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