Blindati in casa per scelta
serrati in casa: cosa pensare di dati individui che pur mantenendo mediocri rapporti col mondo esterno, inclusa attivita' lavorativa, quando rientrano nel loro privato domicilio, ne restano segregati, con serrande abbassate, sia in ore diurne che non.
Risposte Geniali
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Pubblicato IL 30/10/2010, ORE 22:20
Appassionato di esperta in fisiologia dell'errore, gestione degli spazi prossemici, meccanismi strategici applicati alle relazioni interpersonali
Nella mia città in una bella villetta con giardino vivevano 3 sorelle zitelle pensionate. Forse un pò strane, un pò trascurate, ma ognuno vive come vuole. Una era la mia prof. di religione e organizzavano dei gruppi di preghiera. Pian piano però cominciarono ad isolarsi senza un perchè, vivevano nel degrado più totale, il giardino diventato una giungla, piatti sporchi con insetti, carcasse di cani in giardino, finchè il tizio che incaricavano per fare la spesa ebbe dei sospetti. Beh, due delle sorelle erano morte da tempo, conservate sotto un materasso in camera da letto, la terza le vegliava pensando alla resurrezione.
1 commento:
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Ciao Abcdvediamo, escludiamo che il disagio possa essere legato ad un fattore economico per cui il fattore isolamento è una conseguenza.
Parliamo tanto di libertà personale ma spesso infrangiamo con giudizi quella altrui.
Certe sere quando esco dal lavoro, non mi va proprio di uscire per sentire discorsi che mi annoiano e preferisco blindarmi nella mia casetta e godermi un bel libro, un bel film o una buona cena.
Sai quante volte ho passato il we a casa in totale assenza di stimoli dal mondo esterno? E al lunedì rientrando al lavoro mi sentivo dire: che pazzia invece di uscire a fare una passeggiata, di andare al cinema o al centro commerciale….
Ebbene io penso la stessa cosa di loro, penso che sia folle passare il we al centro commerciale, penso che sia folle andare a passeggiare la domenica pomeriggio quando è pieno di bambini urlanti..
E non credo di soffrire di nessun disagio la mia è semplicemente Libertà: libertà di fare quello che voglio, in casa mia, al buio, senza rispondere al telefono o al citofono.
p.s. odio il sole e mi piace la casa in penombra.
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Pubblicato IL 28/10/2010, ORE 23:34
Appassionato di esperta in fisiologia dell'errore, gestione degli spazi prossemici, meccanismi strategici applicati alle relazioni interpersonali
Perchè essere buoni a tutti i costi? Perchè trovare tutte le giustificazioni possibili ad un comportamento palesemente "malato"? Non mi pare che abc si riferisse a situazioni comprensibili su cui spettegolare, ci sono persone che si creano un mondo tutto loro, fatto di convinzioni, di manie e di fobie assurde. Certo, ognuno vive come vuole ma appena si commenta intervengono i novelli Savonarola.
Sono tornata più acida di prima.
4 commenti:
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e' il gioco del virtuale che maschera e beffa innanzi tutto il fruitore direttamente, tant'e' che in molti, di mala fede non si accorgon nemmeno piu' del suo colore (della fede) o addiritttura di averne una, buona o cattiva che sia.
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Pubblicato IL 29/10/2010, ORE 00:33
Appassionato di esperta in fisiologia dell'errore, gestione degli spazi prossemici, meccanismi strategici applicati alle relazioni interpersonali
Concordo
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Che pensare... siamo in un paese libero (da cosa, non si sa); uno è libero di andare dappertutto o in nessun posto; in ogni caso, non pensi di sottrarsi ai giudizi (gratuiti) della gente perbene... fabio
5 commenti:
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Io faccio il vigile: non penso per definizione. fabio
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No dai, scherzo. Credo che non alzino solo le tapparelle; le finestre le aprono, anche per cambiar l'aria. E' quindi probabile che le tapparelle non siano completamente calate: puoi accorgertene la sera intravedendo dalle fessure di connessione filtrare la luce accesa. Quanto a non aprire la porta, a non rispondere al campanello o al citofono... vorranno semplicemente essere lasciati in pace. Se il fenomeno ti sembra generalizzato è perchè, forse, il mondo è pieno di str*nz! (senza volermi riferire a nessuno in particolare, per l'amor di dio!) con cui sei obbligato a interagire durante le ore di lavoro; ma una volta raggiunta la tua superpagata oasi non vedi l'ora di tenerli fuori, definitivamente fuori. E respirare. fabio
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Pubblicato IL 24/10/2010, ORE 23:05
Appassionato di animali, arte e letteratura, casa e arredamento, cucina, genitori e figli, psicologia e sociologia, ricette e vini, salute e benessere
forse sono depresse.anche io quando ho avuto un dolore grande,per un periodo non riuscivo a vedere o fare altro che stare cosi.
o forse sono troppo prese di se stesse.che non amano la natura,o che qualche vizio si e impadronito di loro.conosco persone che stano tutto il giorno sul facebook.
o forse hanno paura di spendere i soldi.o forse sono semplicemente pigri,stanchi e annoiati,aparte le situazioni elencate sopra.ciao
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Ciao abcvediamo
Sò esattamente di cosa parli,per esperienza personale.
Alcune persone,per come è stato detto,magari anziane,provano un senso di sicurezza.Il problema è che anche persone giovani hanno questa specie di fobia,o chiamala come vuoi(per me rasenta la pazzia).
Come ti dicevo,per esperienza(mio malgrado personale),persone giovani chiudono serrande o tende,per il terrore di essere visti da chi stà nel palazzo di fronte.Pranzo e cena sono il clou della follia.La paura di essere spiati,li spinge a tirare le tende,e accendere la luce,e nn importa se sono belle giornate o se fà caldo,la privacy prima di tutto.Io nn avevo ancora visto doppie tende nelle stanze,ma mi è toccato assistere anche a questo.Tu hai mai visto tendine inchiodate alla struttura in legno per tutto il loro perimetro?io ho visto anche questo.No,nn sono persone normali,e te ne accorgi oltre ovviamente da questo,per i ragionamenti sconclusionati che argomentano.Inutile cercare di farli ragionare,il pazzo per loro,lì ero io.A quanto pare ho una forma di calamitazione per tutti i folli che ci sono in giro,poichè ne incontro uno dopo l'altro.O forse il vero folle sono io,e penso siano gli altri,a voi la libera interpretrazione. Ovviamente nn dico di chi si tratti,ma sono persone purtroppo a me "vicine". Ciao
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Pubblicato IL 24/10/2010, ORE 21:36
Appassionato di casa e arredamento, cucina e ricette, curiosità, genitori e figli, giochi, hobby, musica
Sicuramente è un disagio, sarebbe interessante sapere la causa, così magari potrei aiutare a uscire da questa forma di "autismo" se così mi permettete di chiamarla, una mia vicina di casa, vive in uno stato clausurale, se qualcuno suona il campanello non risponde, un'altra cosa che non capisco è che quando "deve" uscire per forza, si concia in un modo così bizzarro da sembrare più che altro un clown. Se si barrica in casa è perchè non vuole avere contatti, non vuole essere osservata, rifiuta di relazionarsi con altri, ma allora perché quando esce si concia in modo da attirare l'attenzione? Speriamo in un'intervento della dottoressa Elli.