Lampade a risparmio energetico

Qual'è la differenza di consumi tra lampade a risparmio energetico e incandescenti?

diav0licchiadiav0licchia

Pubblicata IL 30/08/2009, ORE 15:03
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Risposte Geniali

  • dunebuggidunebuggi

    Pubblicato IL 17/03/2011, ORE 17:07

    Appassionato di

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    Gio.17.03.11  - comincio col precisare che il confort visivo lo si ha  quando la lampada emette una luce naturale. Sia come temperatura di colore, compresa tra 2.800/3.000 °K; sia come uniformità dello spettro-diagramma luminoso emesso. Sono da evitare le lampade economiche che "sparano” temperature di luce troppo bianche o rosate, oppure diagrammi e spettri luminosi a denti di sega o a canne di organo. Privilegiando alcuni colori a scapito di altri. Fatta la premessa tecnica passo ad analizzare i vari tipi di lampade. Le nuove lampade alogene a doppio bulbo garantiscono una ottima qualità di luce, con un saggio equilibrio tra costo e resa. Prova ad osservarle: internamente hanno una lampada alogena compatta. Tipo fendi nebbia da auto. Esternamente, a protezione, un secondo palloncino in vetro. Al fine di avere lampade “l.f.c.” - lampade fluorescenti compatte - (le così dette a basso consumo) – di buona qualità controlla siano di una marca nota. (Osram, Philips, o altre di qualità). Verifica che la temperatura di luce sia compresa tra i 2.800/3.000 °K e che lo spettro o diagramma di luce emessa sia il più possibile lineare e naturale. (vedere sui manuali in uso agli installatori). Molte lampade, ma non tutte, hanno il duplicatore di frequenza. Permettono alla lampada di funzionare a 100 Hz, anziché a 50 Hz. Vengono così eliminati i fenomeni "stroboscopici" che causano notevoli fenomeni di affaticamento visivo. Analizzo ora alla forma della lampada. Le migliori sono quelle spiralate strette, mentre quelle a matita o dito, sono dei fondi di magazzino, antiquati. Da un paio di anni esistono “l.f.c.-dimmerabili”. Possono cioè essere usate con i normali dimmer o varialuce, tipici delle lampade alogene. – Vengo ora alle lampade a “led” – Producono una luminescenza (luminescenza, non luce) decisamente non adatta per una illuminazione di casa, per vivere, leggere, ecc. Vanno bene solamente in discoteca per creare vari effetti cromatici, ma per uso illuminazione casa ed ufficio presentano molti difetti, fastidi e contro indicazioni. Ciao da d/b.

  • lemicolemico

    Pubblicato IL 04/07/2010, ORE 23:03

    Appassionato di bricolage

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  • sigillo4sigillo4

    Pubblicato IL 30/08/2009, ORE 16:14

    Appassionato di cucina

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    Avreta anche letto che una lampada a raspario energetico è valida se questa viene accesa e spenda dopo diverse ore.

    La lampada ad incadescenza che è nata per essere accesa  spenta in continuazione e il costo è molto inferiore  di quella a risparmio energetico è valida per essere messa in luoghi dove l'accenzione è breve ovvero, ingresso, bagno, cantina, posto auto, camera letto.

    La lampada a risparmio energetico se accesa e spenta in continuazione ha una durata inferiore a quelle ad incadescenza pertanto è valida per cucine, saloni, patio e giardini

  • el.ratonel.raton

    Pubblicato IL 30/08/2009, ORE 15:08

    Appassionato di

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    Ciao, ho letto che  le lampade a risparmio energetico, permettono di risparmiare fino all'80% di energia rispetto alle normali lampadine di uguale emissione luminosa e hanno una durata fino a 15 volte superiore

  • trend-settertrend-setter

    Pubblicato IL 30/08/2009, ORE 15:08

    Appassionato di

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    Il consumo delle lampade a risparmio energetico è 5 volte inferiore a quello delle lampade a incandescenza. Infatti è stato calcolato che una lampada a risparmio energetico accesa per 5 ore al giorno consuma in un anno 99 kilowattora, contro i 495 di una a incandescenza accesa per pari tempo.

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