Perchè i cani, gatti ed altri animali in genere possono andare in vacanza ed i disabili no?

Buonasera.

Sembra che la nostra società accetti cani&gatti come parte delle nostre famiglie e gli esercizi commerciali, ovviamente si adeguano.

Ma questa società accetta i diversamente abili? Sembrerebbe proprio di NO. Come faccio a dire questo? Lo dico per esperienza personale. Pare che la mia famiglia ed io non possiamo permetterci una vacanza neppure di due giorni perché abbiamo un diversamente abile con noi.

Gli alberghi ed hotel in genere, non possiedono le strutture atte per ospitare un disabile. Per un animale sono tutti attrezzati ma per le persone NO. Capisco che per molti l’animale da compagnia sia un elemento importante della loro vita che hanno sentimenti come noi, ma gli animali comunque si sanno arrangiare! Non hanno di certo bisogno di cibi pregiati e cucce appariscenti per vivere ma quello che io mi chiedo è PERCHE’ I DISABILI NON SONO CONTEMPLATI quando si parla di vacanze?

Alcuni subito ci hanno detto che non ci accettano perché secondo loro disturbiamo gli altri clienti (la paura del “diverso” esiste da sempre e sempre esisterà), ci hanno poi comunicato che non ci accettano perché non hanno a disposizione di un infermiere (che a noi non serve poiché siamo del tutto autonomi), che non hanno le strutture…ma quand’è che noi potremo fare una vacanza con la famiglia? Forse mai perché si preferisce pensare ai cani e gatti ma non alle persone (che sia più facile pensare alle esigenze degli animali che alle nostre?)

Grazie

aquila1864aquila1864

Pubblicata IL 13/08/2011, ORE 19:37
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Risposte Geniali

  • gra07gra07

    Pubblicato IL 14/08/2011, ORE 00:09

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    Sai Aquila, quello che scrivi è quello che spesso penso quando leggo e sento lamentele per una non adeguata “accoglienza degli animali” in luoghi diversi.

    Allo stesso modo quando c’è chi grida allo scandalo per il maltrattamento di animali, penso alle persone (disabili e non) che vengono calpestate nel fisico e nella dignità.

    Con questo non voglio dire che gli animali debbano essere maltrattati e/o abbandonati.

    Opero nel campo della disabilità (come lavoro e a livello di volontariato) e nel corso degli anni ho visto alcuni cambiamenti culturali ma di strada ne dobbiamo fare ancora molta.

    Alcune strutture sono attrezzate e organizzate per consentire ai disabili di fruirne pienamente, molte altre no.

    Saprai meglio di me dell’esistenza di norme specifiche, come avrai sperimentato più di me come queste norme vengano troppo spesso disattese.

    Un solo esempio: nel mio paese alcuni anni fa con un’associazione abbiamo fatto un controllo sull’esecuzione di nuove strade e marciapiedi. Risultato: marciapiedi nuovi non a norma (larghezza insufficiente, rampe non regolari); questo si vedeva già dai disegni tecnici, ma il responsabile dell’ufficio non si era nemmeno posto il problema di verificare e il progetto è stato approvato! Adesso inizia ad esserci maggiore attenzione, in parte per una diversa sensibilità che si è creata grazie anche a numerose famiglie di disabili, a disabili stessi e ad associazioni che fanno presente quali sono le difficoltà. 

    Penso che far conoscere i problemi aiuti a far diminuire la paura del "diverso" che è spesso paura di ciò che non si conosce e che ci mette in discussione.

  • dunebuggidunebuggi

    Pubblicato IL 13/08/2011, ORE 21:59

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    sab.13.08.11 - ciao Aquila da d/b. In data sab.11.06.11 avevo parlato di anffas, anglat, legge 104.92. Poichè sei sensibile al problema ti invito a leggere cosa allora ho scritto. Permetti una memoria storica. Per andare in vacanza, occorre prima arrivarci. Come mai le auto sono così mal pensate a trasportare anche una persona anziana o momentaneamente disabile. Pensa ad una semplice ingessatura di una gamba o di un braccio. Ancora maggiori difficoltà se si deve trasportare una carrozzina idonea. Cosa dire poi dei servizi (non) igienici di autostrade e grande viabilità. Parliamo ora di autobus cittadini e di corriere, sia extraurbane che autostradali: quanto male sono progettate e realizzate. Passo ora al settore treni, il mio chiodo fisso. Il grande ing. Corbellini ancora negli anni dal 1945 al 1960 (quando gestiva il settore presso le f/s) aveva progettato le cose per bene. A partire dagli accessi alle stazioni, le pensiline di attesa, le vetture ferroviarie medesime. Il sistema ing. Corbellini prevedeva un pianale ribassato e le porte centrali di grande dimensione. Eravamo negli anni dell' immediato dopo guerra, con numerose persone (ribadisco persone) che per cause di guerra, avevano ridotta e difficoltosa mobilità ed autonomia. Ora le ferrovie italiane (leggasi tav, etr, ed altro) sono un vero disastro. In finale: i condomini quanto male sono messi, con gli ascensori NON a norma di sicurezza ed accessibilità. - Ciao rinnovato, a presto.- 

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